Il Governo italiano, guidato dalla premier Meloni, sta premendo per la fine del regime di maggior tutela sulle bollette di luce e gas per famiglie e piccole attività. Il Ministero per l’Ambiente ha recentemente emesso un Decreto, pubblicato il 19 maggio in Gazzetta Ufficiale, che stabilisce i criteri per la transizione da un regime di bolletta con tariffe stabilite periodicamente dall’Autorità per l’Energia a un mercato libero negoziato con operatori, utility e rivenditori.
Questo movimento rappresenta una svolta significativa rispetto ai governi precedenti, che avevano spesso rinviato l’eliminazione della maggior tutela. Si può ipotizzare che dietro questa determinazione del Governo ci sia anche l’attenzione della Commissione europea per garantire l’implementazione di un sistema basato sul libero mercato.
Quando scadrà il regime di tutela per il mercato libero
La scadenza cruciale è fissata per la fine del 2023: le nuove norme stabiliscono che entro il 10 gennaio dell’anno successivo, gli utenti che ancora beneficiano della maggior tutela dovranno passare al mercato libero. In caso contrario, verranno assegnati ad altri operatori selezionati attraverso procedure competitive gestite dall’Acquirente unico, che offriranno gradualmente il servizio a tutele ridotte. È previsto un periodo transitorio che non potrà superare il primo aprile 2024. La fine della tutela riguarda anche il settore del gas, ma con modalità diverse.
Per quanto riguarda il servizio di tutele graduali, che sostituirà la maggior tutela, le condizioni dovranno essere definite, probabilmente simili all’offerta Placet. A tal proposito, l’Autorità per l’Energia, Arera, ha avviato una consultazione che si concluderà il 12 giugno. Sarà interessante comprendere come verrà circoscritto il gruppo di persone che dovrà uscire dalla maggior tutela, considerando che su una platea di 9 milioni di utenti, si stima che tra 5 e 6 milioni non siano considerati vulnerabili nel settore dell’energia elettrica e probabilmente tra 4 e 5 milioni nel settore del gas. Quindi, circa 10 milioni di persone dovranno abbandonare la tutela.
Contenuti del Decreto ministeriale
Il decreto stabilisce che il servizio di tutele graduali abbia una durata massima di tre anni. Dal primo aprile 2027, il servizio cesserà e i clienti dovranno scegliere se passare a un altro operatore o se optare per l’offerta di libero mercato dell’operatore che fino a quel momento aveva fornito le tutele graduali. In assenza di una scelta esplicita, il cliente sarà fornito dallo stesso operatore del servizio a tutele graduali sulla base dell’offerta di mercato libero più conveniente. I dettagli sulle condizioni economiche per coloro che non passano al mercato libero saranno chiariti nei prossimi mesi.
Questi cambiamenti richiedono che gli utenti diventino più responsabili e consapevoli nella scelta del fornitore di energia, cercando di comprendere come si formano i prezzi di luce e gas presenti sulle bollette. Dopo la fine del servizio di maggior tutela, non ci saranno più gli aggiornamenti dell’Arera sulle bollette, che finora rappresentavano un punto di riferimento per le variazioni delle tariffe. Sarà quindi molto più difficile avere una visibilità sulle condizioni economiche e sarà fondamentale capire e monitorare l’evoluzione delle offerte commerciali una volta che divenuti clienti di un fornitore.
Fine del divieto di apportare modifiche unilaterali
Nel frattempo, per quanto riguarda il mercato libero, a fine giugno scadranno le norme introdotte dal governo Draghi, che avevano limitato gli aumenti tariffari effettuati dalle utility a partire dall’estate scorsa, quando il prezzo del gas ha raggiunto cifre record sulla piattaforma olandese Ttf. In particolare, il divieto di apportare modifiche unilaterali ai contratti sarà revocato. Inoltre, i tribunali amministrativi hanno progressivamente annullato i provvedimenti dell’Antitrust che aveva cercato di bloccare gli adeguamenti tariffari quando le condizioni economiche cambiavano.
È evidente che il Governo italiano sta spingendo verso una maggiore liberalizzazione del mercato energetico, con l’obiettivo di promuovere la concorrenza e offrire ai consumatori più scelte. Tuttavia, questa transizione richiederà un’attenzione particolare da parte dei cittadini, che dovranno informarsi adeguatamente sulle diverse offerte e tariffe disponibili sul mercato per prendere decisioni consapevoli.
Fonte: Sole24