Il mondo delle truffe non si ferma mai e i criminali informatici sono sempre al lavoro per ideare nuove modalità e derubare gli utenti ignari. L’ultima invenzione si chiama “Wangiri 2.0” ed è l’evoluzione di una già nota truffa telefonica.

Il modus operandi della vecchia truffa “Wangiri” prevedeva che i truffatori effettuassero una chiamata lampo ai numeri delle potenziali vittime, facendo squillare brevemente il telefono per poi interrompere la chiamata. Molti utenti, vedendo una chiamata anonima, provavano a ricontattare quel numero, finendo così per essere reindirizzati verso numeri a sovrapprezzo con costi elevatissimi al minuto.

La nuova versione 2.0 di questa truffa è ancora più insidiosa. I criminali non si limitano più a fare uno squillo e riagganciare, ma riescono a tenere in attesa la chiamata per diversi minuti. Quando la vittima richiama il numero, non ottiene risposta ma sente il classico segnale di linea libera, illudendosi che stia squillando dall’altra parte. In realtà, è già connesso ad un numero a pagamento che gli sta sottraendo soldi dal credito telefonico o addebitando sulla bolletta abbonamenti costosi.

Le modalità tecniche con cui riescono a mettere in attesa le chiamate non sono ancora chiare, ma si ipotizza l’utilizzo di bot e server appositamente configurati. L’effetto è quello di tenere la linea aperta più a lungo possibile per massimizzare gli addebiti fraudolenti.

Le autorità stanno studiando il fenomeno per individuare le misure di contrasto a questa nuova truffa telefonica. Nel frattempo, l’unico consiglio è di non richiamare mai numeri sconosciuti, specialmente se provenienti dall’estero o con prefissi anomali. La cautela è l’unica difesa contro questi subdoli tentativi di frode.

 

 

Fonte

 

Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

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