L’Unione Europea ha inflitto una multa di 1,8 miliardi di euro ad Apple per condotta anticoncorrenziale nei confronti dei servizi di streaming musicali rivali. La Commissione Europea ha accusato il colosso di Cupertino di abusare della sua posizione dominante nel mercato, impedendo alle app di streaming di informare completamente gli utenti su opzioni di pagamento al di fuori dell’App Store.

La sanzione, molto superiore alle previsioni iniziali di circa 500 milioni di euro, è stata stabilita dopo un reclamo presentato nel 2019 da Spotify, il gigante svedese dello streaming musicale. La Commissione ha accolto il reclamo, affermando che le restrizioni imposte da Apple costituiscono condizioni commerciali sleali, in linea con una decisione delle autorità antitrust olandesi per un caso simile.

Le reazioni

La commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato: “Per un decennio, Apple ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della distribuzione di app di streaming musicale attraverso l’App Store. Lo ha fatto impedendo agli sviluppatori di informare i consumatori sui servizi musicali alternativi e più economici disponibili al di fuori dell’ecosistema Apple. Ciò è illegale secondo le norme antitrust dell’Unione europea”.

La decisione arriva in risposta a una richiesta di Spotify del 2019 e rappresenta un colpo significativo contro la politica di Apple di limitare la concorrenza nel settore degli streaming musicali. La Commissione Europea ha evidenziato che questa pratica è contraria alle norme antitrust dell’UE e ai requisiti previsti dal Digital Markets Act (Dma) dell’Ue e a cui Apple si dovrà attenere dal 7 marzo.

Apple, tuttavia, ha annunciato che farà appello alla decisione e ha criticato aspramente Spotify per il ruolo chiave giocato nel procedimento. In una dichiarazione sul proprio sito ufficiale, Apple ha sostenuto che la Commissione Europea “ignora la realtà di un mercato fiorente, competitivo e in rapida crescita”. L’azienda ha accusato Spotify di essere il principale beneficiario della decisione, sottolineando i numerosi incontri tra Spotify e la Commissione per tutto l’iter.

La multa di 1,8 miliardi di euro rappresenta uno dei colpi più duri mai inferti da parte delle autorità europee a una grande azienda tecnologica e pone ulteriori interrogativi sulla regolamentazione del settore e sulla necessità di garantire una concorrenza leale in ambito digitale.

 

Foto di Armand Valendez

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