Consumatori ci risiamo: è ancora una volta venerdì 17. Se siete tra coloro facilmente convinti che questa combinazione possa influire negativamente sul flusso dei vostri acquisti, allora crediamo che bisognerà far gli scongiuri per non incappare in qualche fregatura in quanto quest’anno ne capiteranno addirittura tre: 17 gennaio, 17 aprile e 17 luglio. E se questo non basta, questione di scaramanzia o per prudenza, diciamo che siamo in un anno bisestile.

Il potere del venerdì 17 è solo italiano?

La tradizione vuole che la superstizione del presunto potere iettatorio di venerdì 17 sembra aver effetto esclusivamente nel territorio nazionale. La quasi totalità delle altre culture ha ampliato tipologie di credenze tali da individuare una giornata in cui la sfortuna la faccia da padrona. Nella maggior parte degli altri paesi il giorno di venerdì 13 è equiparato al nostro. In Gran Bretagna è considerato nefasto a partire dal Medioevo e potrebbe aver avuto origine dal racconto evangelico dell’Ultima cena, svoltasi nel tredicesimo giorno del mese di Nisan (calendario ebraico), con tredici commensali a tavola. Nella cultura spagnola, che trae origine da quella pagana, abbiamo il martes trece spagnolo. Per gli ebrei è il giorno della confusione delle lingue nella Torre di Babele.

L’origine della superstizione?

Sull’origine della superstizione del venerdì 17 le ipotesi sono molteplici. Risulta difficile giungere ad una verità universale. Partendo dal fondamento della religione cristiana, la Bibbia data l’inizio del diluvio universale al diciassettesimo giorno del mese di Heshvan. Questa ipotesi sembra poco percorribile, in quanto il testo sacro ci dice che l’inondazione mitologica finisce nel diciassettesimo giorno del mese di Nisan.
In Francia abbiamo la storia di Luigi XVII, re di Francia che non fu mai re e che morì in carcere all’età di dieci anni, durante l’insurrezione della rivoluzione francese. A causa di ciò, dopo la restaurazione della monarchia, il suo successore assunse il nome di Luigi XVIII. Da allora il numero 17 è ufficialmente scomparso dall’araldica borbonica.
Secondo la tradizione romantica, secondo quanto ci dice Pultarco, ai seguaci pitagorici il numero non sarebbe andato particolarmente a modo perché posizionata tra il 16 e il 18, gli unici due numeri in grado di rappresentare tanto l’area, quanto il perimetro di un quadrilatero.
La pista più accreditata ci porta invece all’antica Roma, dove molte iscrizioni funerarie riportavano la dicitura VIXI. Il significato letterale era “vissi”. Le quattro lettere al tempo erano quattro numeri e che se messi in un’unica cifra potevano essere associati al 17.

Consumatori: conviene acquistare il venerdì 17?

Cari Consumatori, se proprio non siete scaramantici al massimo, non avrete da fare che i vostri acquisti quotidiani, perché questo giorno è esattamente come tutti gli altri, con gli alti e i bassi del caso. Le associazioni dei consumatori, anche oggi venerdì 17, in caso di sfortuna sono pronte ad accogliere le vostre lamentele ed a far valere i vostri diritti nelle sedi opportune. Per tutti gli altri non vi resta che aspettare domani.

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