Si celebra oggi la festa della pizza, uno dei più importanti patrimoni alimentari universali. Per tutti i suoi consumatori oggi, 17 gennaio, sarà una giornata per festeggiare alla grande gustando quella che al proprio gusto considerata la più appetitosa.
Pizza: una passione mondiale
Il prodotto, oggi si festeggia la Giornata mondiale della Pizza tra i simboli del made in Italy, è tra gli alimenti più apprezzati e più consumati a livello globale. I maggiori consumatori al mondo sono gli americani, con i loro 13 kg a testa ogni anno. Gli italiani guidano la classifica europea con 7,6 kg all’anno, seguiti dagli spagnoli (4,3 kg), francesi e tedeschi (4,2 kg), i britannici (4 kg), belgi (3,8 kg), e portoghesi (3,6 kg). Chiudono la classifica europea gli austriaci con 3,3 chili di pizza pro capite annui.
Pizza: le tipologie di consumo emergenti degli italiani
Tra le tipologie di consumo di pizza gli italiani non c’è solo quella del ristorante. Negli ultimi anni è emersa una predilezione per il cibo a domicilio “healthy”. Anche le pizze surgelate godono di una certa popolarità, tanto da risultare circa il 20% delle vendite totali. In aumento il trend delle vegane. Bisogna prendere in considerazione anche gli impasti alternativi, in quanto i consumatori tendono a considerare l’impasto come il fulcro del prodotto. Ecco allora che, accanto al tradizionale impasto a base di farina di grano più o meno raffinata, spuntano referenze nuove e innovative: si va dall’impasto realizzato con farina integrale a quello senza glutine, passando per gli impasti a base di verdura e “super food” (si pensi alla “pizza di cavolfiore” o a quella a base di farina di quinoa) fino ad arrivare alle referenze realizzate con carbone vegetale, mix di cereali e semi, ma anche senza lievito.
Il Report del CNA
Il prodotto enogastronomico tra i più rappresentativi del made in Italy ha raggiunto un fatturato annuale di 15 miliardi e un movimento economico superiore ai 30, secondo dati del Centro studi Cna elaborati in collaborazione con Cna Agroalimentare (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa). Le imprese del settore della pizza coinvolte sono centotrentamila. Gli addetti che lavorano nel settore sono 100 mila che si raddoppiano nei week-end. Il mercato ci dice che vengono prodotte circa otto milioni di pizze al giorno, quasi tre miliardi in un anno.
Dal report economico CNA emerge nello specifico che nell’ultimo quinquennio circa le pizzerie sono cresciute da 125.300 a 127 mila unità (dati aggiornati al 31 marzo scorso). Tra le regioni a primeggiare abbiamo la Campania con il 16% delle attività. A seguire, nell’ordine, Sicilia (13%), Lazio (12%), Lombardia e Puglia (10%). Tra le pizze preferite dai consumatori, più dei tre quarti (78,8%) preferiscono la pizza tradizionale: marinara, margherita, napoletana o capricciosa. In seconda posizione abbiamo la pizza gourmet (12,1%). Dato interessante, abbiamo più del 6% dei consumatori di pizza che è costretto a scegliere per motivi sanitari le pizze speciali, biologiche o senza glutine. Coloro i quali preferiscono la pizza con gusti fai-da-te sono circa il 3% del totale esaminato.
Un moneta celebrativa per la pizza
In occasione della Giornata Cittadina del Pizzaiolo Napoletano, la Collezione Numismatica 2020 dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha disegnato una moneta da 5 euro per la pizza partenopea. Una moneta per celebrare la pizza napoletana realizzata in argento e inserita nella serie “Cultura Enogastronomica Italiana”. La moneta è stata presentata a Roma mercoledì scorso.
Non ci resta che augurarvi come associazione consumatori, in occasione della giornata mondiale della pizza, un ottimo consumo.