Oxfam ha presentato il suo rapporto annuale “Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata”, che fotografa le crescenti disparità economiche e sociali a livello globale. Questo studio mette in evidenza dati sconcertanti che rivelano una crisi strutturale del sistema economico globale.

Crescita dei miliardari e stagnazione della povertà

Secondo il rapporto, nel 2024 la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari, pari a 5,7 miliardi al giorno, un ritmo tre volte superiore rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente la percentuale mondiale che vive con meno di 6,85 dollari al giorno rimane pressoché invariata rispetto al 1990, con oltre 3,5 miliardi di persone, quasi la metà della popolazione globale, in questa condizione. Questa “simmetria perversa” evidenzia come l’1% più ricco detenga una quota di ricchezza simile a quella posseduta dal restante 44% dell’umanità. In particolare, il patrimonio di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha superato i 330 miliardi di dollari nel 2024.

Disuguitalia: un Paese polarizzato

A metà del 2024, il 10% più ricco delle famiglie italiane, titolare di quasi tre quinti della ricchezza netta complessiva del Paese, possedeva oltre otto volte la ricchezza della metà più povera delle famiglie italiane. Quattordici anni prima, nel 2010, il rapporto era pari a 6,3. Il 5% più ricco delle famiglie italiane, che detiene oggi il 47,7% della ricchezza nazionale, possiede quasi il 20% in più della ricchezza complessivamente detenuta dal restante 90% delle famiglie. Nel 2024, la ricchezza complessiva detenuta dai miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro, raggiungendo un totale di 272,5 miliardi di euro.

Povertà assoluta e disuguaglianze persistenti

Nonostante un lieve miglioramento nella distribuzione dei redditi netti equivalenti nel 2022 rispetto all’anno precedente, l’Italia si colloca ancora al 20° posto tra i 27 Paesi dell’Unione Europea per la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi. Nel 2023, oltre 2,2 milioni di famiglie italiane vivevano in condizioni di povertà assoluta, pari a un totale di 5,7 milioni di individui. L’incidenza della povertà assoluta è lievemente aumentata nell’ultimo anno, passando dall’8,3% all’8,4%, mentre quella individuale è rimasta stabile al 9,7%. Nonostante il mercato del lavoro abbia mostrato segnali positivi nel 2023, l’elevata inflazione ha impedito una riduzione significativa della povertà assoluta. Oxfam nel suo rapporto sottolinea anche il legame tra disuguaglianza economica e crisi climatica. I Paesi più poveri, spesso quelli meno responsabili delle emissioni globali, subiscono gli impatti più devastanti dei cambiamenti climatici. La mancanza di investimenti in tecnologie verdi e di politiche inclusive aggrava ulteriormente questa disparità.

Il monito di Oxfam

Oxfam invita i leader mondiali e il Governo italiano a promuovere politiche fiscali più eque, introdurre un reddito minimo universale e adottare un salario minimo legale per garantire condizioni di vita dignitose. Per Oxfam è necessario investire in sistemi di welfare per ridurre le disuguaglianze e migliorare la qualità del mercato del lavoro e le condizioni sociali.

Per maggiori info e per scaricare il report integrale di Oxfam, clicca qui.

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