Cosa sono le Cer

Cer è un progetto innovativo nel campo dell’energia che si concentra sulle Comunità Energetiche Rinnovabili. Questo acronimo, rappresenta un modello di produzione energetica che coinvolge due attori principali: i prosumer (una parola creata dalla fusione di produttore e consumatore) che investono negli impianti e producono energia sia per il consumo personale che per la vendita agli altri membri della comunità, e i consumatori passivi che fanno parte della comunità come semplici consumatori.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono organizzazioni no profit che si formano per produrre e utilizzare l’energia necessaria, mentre l’eccesso viene ceduto alla rete. Questo tipo di progetto è nato come risposta alle crisi dovute alla pandemia e alla guerra, che hanno accentuato la crisi energetica già in atto, portando a un cambiamento irreversibile. È evidente che le prospettive di dipendenza dai combustibili fossili non hanno un futuro sostenibile. Inoltre, i promotori di una Cer fungono da stimolo per una riflessione di fondo sul concetto di sostenibilità e possono spingere verso scelte partecipate. La loro presenza è importante affinché la transizione ecologica attuale consideri l’importante aspetto della condivisione delle risorse.

Cosa prevede il decreto italiano

L’Italia sta spingendo per l’approvazione dell’Ue delle comunità energetiche rinnovabili. Nonostante siano passati quasi quattro mesi dalla notifica del decreto, l’approvazione è ancora in attesa. Si spera che il processo possa essere concluso entro l’estate, anche se potrebbe essere necessario più tempo del previsto.

Il testo prevede due interventi principali. Il primo offre incentivi per l’autoconsumo e tariffe differenziate alle comunità energetiche. Il secondo prevede uno stanziamento 2,2 miliardi di risorse per finanziare fino al 40% dei costi di nuovi impianti o potenziamento di quelli esistenti per i piccoli Comuni. Gli incentivi sono destinati al settore delle energie pulite e sono accessibili solo a imprese e soggetti idonei.

Sfide future

La decarbonizzazione del settore del riscaldamento e raffrescamento è fondamentale per la transizione energetica verso la neutralità carbonica entro il 2050. Ciò offre un’opportunità significativa per migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità attraverso la riduzione dei consumi e l’adozione di fonti rinnovabili.

Inoltre, entro il 2025, si prevede che ci saranno 40.000 comunità energetiche rinnovabili e 1,2 milioni di italiani connessi attraverso produzione e autoconsumo. Questi obiettivi rappresentano una nuova forma di interconnessione tra il mercato energetico e lo sviluppo sostenibile.

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