Attuati gli interventi del Governo del decreto 28 marzo: per il II trim 2023 riattivati in bolletta gli oneri generali per l’elettricità, ancora azzerati quelli gas e rafforzati i bonus sociali. 

Il prezzo dell’elettricità in tutela diminuisce del 55,3% nel II trimestre del 2023 grazie al forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici. Questo calo ha portato il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela a un livello molto più basso. Il Decreto del 28 marzo ha poi attuato una serie di interventi sulle bollette elettriche e del gas, tra cui la riattivazione degli oneri generali di sistema per l’elettricità, l’azzeramento degli oneri generali per il gas e il rafforzamento dei bonus sociali per le famiglie con un reddito basso.

La riduzione dei prezzi all’ingrosso del gas nel trimestre in corso è influenzata da diversi fattori, tra cui una domanda europea in riduzione, una ripresa contenuta della domanda asiatica di gas naturale liquefatto (GNL) e la ripresa dell’operatività di nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa. Le temperature miti dell’inverno 2022-2023 hanno inoltre favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei, che sono ancora pieni al 57% circa della loro capacità a metà marzo.

Anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse verso il ribasso grazie ai forti cali già registrati. Nel primo trimestre del 2023, il prezzo unico nazionale dell’elettricità è risultato in calo del 36% circa rispetto al quarto trimestre del 2022. Questi risultati positivi si riflettono anche nella bolletta elettrica, che, nonostante la crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno, vedrà una diminuzione della spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole. Tuttavia, rimane ancora molto da fare per migliorare la situazione complessiva del mercato energetico e per garantire prezzi più bassi e sostenibili per le famiglie e le imprese.

 

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