Il 17 febbraio è stata una data fondamentale per il panorama digitale europeo con l’entrata in vigore del Digital Services Act (DSA), il regolamento che ha portato significative modifiche alle regole sui servizi digitali nell’Unione Europea. Questa iniziativa normativa ha l’obiettivo di creare un ambiente online più sicuro, prevedibile e affidabile, garantendo al contempo la tutela dei diritti fondamentali degli utenti e promuovendo l’innovazione.

Chi è coinvolto e cosa cambierà?

Il DSA coinvolge una vasta gamma di attori nel mondo digitale, compresi fornitori di cloud, motori di ricerca, piattaforme di e-commerce e altri intermediari online. L’obbligo di conformarsi a norme che impongono trasparenza su algoritmi e pubblicità, combattimento della violenza online e della disinformazione, protezione dei minori e stop alla profilazione degli utenti è ora esteso a un numero più ampio di operatori online.

Inizialmente, solo 22 multinazionali, considerate grandi piattaforme e motori di ricerca, avevano dovuto adeguarsi al DSA. Queste includevano big player come Google, Meta, Bing, Twitter, Snapchat, Amazon, e altre. Tuttavia, con l’entrata in vigore del DSA, tutti gli operatori online devono ora affrontare le sfide di adeguarsi a questa nuova legislazione.

Le misure del DSA

Il DSA introduce diverse misure per garantire la trasparenza e la sicurezza online:

  1. Trasparenza nella moderazione dei contenuti: le piattaforme devono spiegare chiaramente come avviene la moderazione dei contenuti.
  2. Trasparenza dei termini e condizioni: i fornitori devono rendere leggibili i termini e le condizioni per gli utenti.
  3. Sistemi di gestione dei reclami: devono essere implementati meccanismi interni per gestire i reclami degli utenti.
  4. Risoluzione extragiudiziale delle controversie: devono essere previsti processi per risolvere dispute senza ricorrere ai tribunali.
  5. Tracciabilità degli operatori commerciali: è richiesta la tracciabilità chiara degli operatori nei mercati online.

Il futuro del DSA e le sfide che attendono l’Ue

Il DSA ha creato una struttura di governance complessa che coinvolge la Commissione europea, le autorità nazionali e il Coordinatore dei servizi digitali. Questa collaborazione è essenziale per garantire l’applicazione e la vigilanza efficace del regolamento ai paesi membri.

L’impatto reale del DSA sarà valutato nei prossimi mesi. La sua efficacia nella creazione di un ambiente online più sicuro e nella tutela dei diritti degli utenti rimane una sfida da affrontare, ma rappresenta un passo significativo verso un panorama digitale più trasparente e responsabile.

 

 

Foto di Christina Morillo

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