Sono tante le detrazioni fiscali previste per le famiglie da detrarre dalla tasse. Ecco come ripartirle:
Le regole generali per le detrazioni fiscali nelle famiglie prevedono che la detrazione del 19% sia riconosciuta a chi ha la ricevuta intestata. Questo a prescindere dal fatto di avere il familiare a carico al 100%, al 50%, o se è a carico dell’altro coniuge. Anche con la ricevuta intestata è però possibile dividere la spesa tra genitori a metà o diversamente, a seconda delle convenienze. Per questo basta annotare sul documento i dati anagrafici e fiscali dell’altro genitore e la percentuale di spesa sostenuta, oppure, se la fattura è intestata ai figli e quindi detraibile al 50%, i dati del genitore che ha pagato per intero. In caso di rimborso da parte del datore di lavoro nell’ambito dei programmi di welfare aziendale, la detrazione spetta solo sulla parte di spesa rimasta a carico.
Detrazioni fiscali: le spese degli asili nido
Per le spese sugli asili nido la detrazione fiscale è su un tetto massimo di 632 euro per ciascun figlio di età tra i tre mesi e i tre anni. L’agevolazione è riconosciuta anche nel caso delle “sezioni primavera”. La detrazione non spetta a chi nello stesso periodo ha ottenuto il bonus asilo nido erogato dall’Inps.
Spese d’istruzione, mense, corsi e gite
Il tetto delle detrazioni fiscali è fissato a 800 euro. La detrazione riguarda:
tutte le spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza nelle scuole pubbliche e quelle private pareggiate, dall’asilo alle superiori, compresi i Conservatori e gli Istituti musicali del vecchio ordinamento in quanto equiparati ai licei.;
eventuali contributi volontari chiesti dagli istituti, ad esempio per laboratori o aule multimediali. Lo scuolabus, invece, è detraibile come spesa di trasporto;
l’agevolazione per la mensa, per servizi di pre e post scuola, le gite e i corsi extrascolastici (lingua, teatro, ecc), l’assicurazione;
Le pezze giustificave
Per le spese per mensa e servizi integrativi serve la ricevuta del bonifico o bollettino postale con la causale, la scuola e i dati dell’alunno. In caso di pagamento in contanti o con l’acquisto di buoni, ricevuta del soggetto che eroga il servizio o della scuola con i dati dell’alunno. Per le gite e le attività extrascolastiche, quando il pagamento è effettuato nei confronti di soggetti terzi (agenzia di viaggio, associazione culturale), occorre anche la delibera di approvazione della scuola.
Detrazioni fiscali anche per gli studenti (DSA)
Confermata la detrazione fiscale del 19% per l’acquisto di sussidi destinati a favorire la comunicazione verbale e l’apprendimento delle lingue da parte degli studenti affetti da disturbi dell’apprendimento (DSA). Non è previsto un tetto di spesa, ma serve la prescrizione medica che attesti la necessità degli strumenti.
Le attività motorie
Le spese di iscrizione annuali ad associazioni sportive, palestre, piscine e impianti sportivi per i ragazzi tra i 5 e i 18 anni sono invece detraibili fino ad un importo massimo di 210 euro l’anno per ciascun iscritto. Nel caso di associazioni sportive è necessario il riconoscimento del CONI o delle Federazioni sportive nazionali. La ricevuta di spesa deve riportare denominazione o ragione sociale e sede legale, attività sportiva esercitata, dati anagrafici dell’iscritto e codice fiscale di chi effettua il pagamento.