Nell’ambito del programma europeo di screening dei tumori, la Commissione europea ha presentato un nuovo approccio per aiutare i Paesi membri ad aumentare la diffusione degli screening ai propri cittadini. L’obiettivo è puntare fortemente sulla prevenzione e sull’individuazione dei tumori in fase precoce. Questo approccio cerca di garantire al 90% della popolazione Ue, che soddisfa i requisiti per lo screening del carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto, polmonare, prostatico e gastrico, una corretta prevenzione attraverso analisi ed esami specifici.

Secondo le stime, nel 2020 nell’Unione è stato diagnosticato un cancro a 2,7 milioni di persone. Si stima inoltre che un cittadino dell’UE su due svilupperà un cancro nel corso della vita, con conseguenze durature sulla qualità di vita, e che solo la metà dei malati di cancro sopravvivrà. (Fonte)

La raccomandazione proposta dalla Commissione è una iniziativa del nuovo Piano europeo di lotta contro il cancro. Per l’attuazione della raccomandazione è stato stanziato un budget di 38,5 milioni di euro all’interno del Programma EU4Health e 60 milioni di euro stanziati nell’ambito del programma Horizon Europe.

Le novità

Tra le novità la raccomandazione della Commissione punta a:

  1. estendere il gruppo destinatario dello screening del carcinoma della mammella alle donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni (rispetto all’attuale fascia di età 50-69 anni);
  2. raccomandare che siano effettuati test per il papillomavirus umano (HPV) nelle donne di età compresa tra i 30 e i 65 anni, ogni 5 anni o più, tenendo conto dello stato vaccinale per l’HPV, al fine di individuare il carcinoma della cervice uterina;
  3. invitare a utilizzare test di triage per il carcinoma del colon-retto nelle persone di età compresa tra i 50 e i 74 anni mediante test immunochimici fecali per determinare la necessità di un follow-up tramite endoscopia/colonoscopia.

Sulla base dei dati e dei metodi più recenti, la raccomandazione estende lo screening organizzato ad altri tre tumori:

  • test per il carcinoma polmonare nei forti fumatori e negli ex fumatori di età compresa tra i 50 e i 75 anni;
  • test per il carcinoma prostatico negli uomini fino a 70 anni sulla base dell’analisi dell’antigene prostatico specifico e tomografia computerizzata a risonanza magnetica nucleare (MRI) come follow-up;
  • screening dell’Helicobacter pylori e sorveglianza delle lesioni precancerose dello stomaco nei luoghi che presentano tassi di incidenza e di mortalità elevati per il carcinoma gastrico.

Gli obiettivi

La raccomandazione punta a raggiungere l’obiettivo della parità di accesso allo screening affinché diventi una realtà su tutto il territorio della Ue, anche a determinati gruppi socio economici, persone con disabilità, persone che vivono in territori rurali o isolati.

Sarà importante per la Commissione garantire procedure diagnostiche rapide, efficaci, tempestive, adeguate, e un supporto psicologico e di assistenza.

La raccomandazione prevede, inoltre, un monitoraggio sistematico dei programmi di screening.

Una volta adottata dal Consiglio, la raccomandazione sostituirà l’attuale raccomandazione sullo screening dei tumori del 2003.

 

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