Il “sistema pubblico di identità digitale” sta crescendo in maniera esponenziale. Scopriamo il perché

Sono numerosi i consumatori italiani che stanno attivando in massa SPID. Il “sistema pubblico di identità digitale” snobbato per anni, in questo periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19, si sta rilevando preziosissimo. Infatti, risulta il modo migliore, più comodo per ottenere bonus e incentivi previsti dal Governo nella crisi del coronavirus.

Spid: quali bonus è possibile richiedere?

Lo Spid permette infatti, tra le altre cose, di ottenere bonus, i buoni spesa dei Comuni e la Carta Famiglia, rilasciata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, è utile soprattutto per coloro che avevano perso, smarrito o non avevano a disposizione le credenziali specifiche del sito Inps.

Un altro aspetto da considerare è quello relativo alla possibilità di utilizzare SPID per richiedere l’accesso alla Centrale Rischi della Banca d’Italia per sé o in quanto legale rappresentante di aziende, in modo da poter verificare l’assenza di posizioni finanziarie segnalate in sofferenza.

Che cos’è lo Spid?

SPID è il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale promosso dall’AgID e quindi dal Governo, che permette a cittadini e imprese di accedere con un unico login a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. Nasce per favorire la diffusione dei servizi online e agevolarne l’utilizzo da parte di cittadini e imprese.

SPID si basa su un modello federato e collaborativo di aziende private. I “gestori delle identità digitali” sono, infatti, aziende private accreditate dall’AgID per la fornitura dei servizi di identità digitale. Cittadini e imprese possono scegliere liberamente il proprio gestore di identità digitale preferito.

Il primo passo ufficiale dello SPID è stato mosso a fine 2014 con un provvedimento di attuazione, il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2014. A metà 2015 sono stati emanati i regolamenti attuativi a dal 15 settembre 2015 è iniziato l’accreditamento degli Identity Provider all’Agenzia. Dal 15 marzo 2016 sono attivi i primi servizi.

Come richiedere e attivare account SPID di identità digitale

L’identità digitale SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider) che forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti.

Richiedere, ottenere ed attivare un’identità digitale con SPID è molto semplice. Primo passo è andare al sito Spid.gov.it. Qui, per ottenere e attivare un’identità SPID l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Per richiedere l’identità digitale con SPID è necessario presentare un modulo di richiesta di adesione che contiene tutte le informazioni necessarie per l’identificazione del soggetto richiedente (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita, codice fiscale, estremi del documento di identità) e le informazioni per essere contattati (un indirizzo di posta elettronica – univoco per ogni identità SPID – e un recapito di telefonia mobile).

spid

L’autenticazione dell’utente può avvenire in presenza o a distanza

L’autenticazione in presenza prevede l’esibizione di documentazione cartacea e moduli sottoscritti e può avvenire in due modi:

presso una sede fisica del gestore dell’identità;

a domicilio su appuntamento (ad esempio Poste Italiane offre la possibilità che un postino possa accertare l’identità direttamente a casa del richiedente), a pagamento (15 euro).

L’autenticazione a distanza può avvenire in quattro modalità:

“identificazione a vista da remoto tramite webcam”: un operatore verifica in una sessione audio/video con il richiedente l’identità tramite la presentazione dei documenti di identità e dichiarazioni del richiedente (a pagamento, 10-15 euro, salvo promozioni temporanee);

“identificazione informatica tramite documenti digitali di identità”: il richiedente viene identificato sulla base della verifica digitale di credenziali informatiche già in proprio possesso;

Con smart cart: come la CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0) o la CNS (Carta nazionale servizi o tessera sanitaria abilitata);

Con firma digitale qualificata e token usb o smart card.

Quest’ultima soluzione è consigliata a utenti esperti.

Quali i servizi abilitati attraverso lo SPID?

Sono molteplici i servizi della Pubblica Amministrazione a cui si può già accedere tramite Spid. Quelli dei servizi Inps (pensione, disoccupazione, iscrizione lavoratori domestici…), Agenzia delle Entrate (pagamento tasse, modello 730 pre compilato, cassetto fiscale, consultazione cud, CU, controllo situazione debitoria, versamenti fatti o da fare…) e Inail sono nazionali.

Alcuni servizi valgono solo per i cittadini di certe regioni e città, quindi fruibili solo da chi risiede in zone non digitalmente arretrate. Li si può cercare da qui: www.spid.gov.it/servizi.

Tra i servizi attivi: richiesta di certificati anagrafici online dal sito dal comune, pagamento della Tasi, consultazione contravvenzioni (e pagamento), ICI, Imu, sportello unico delle attività produttive; bollo auto e delle prestazioni sanitarie; accesso al fascicolo sanitario elettronico, cambio medico online, ritiro referti online.

A questi servizi si aggiungono tutti i servizi per le persone giuridiche e i liberi professionisti.

Da febbraio 2019, SPID è anche il solo modo per richiedere online il Reddito di Cittadinanza. Da marzo 2020, inoltre, grazie a SPID è possibile accedere a indennità e bonus previsti dal decreto governativo per il contrasto alla pandemia da Coronavirus.

Infine, da marzo 2020 è possibile firmare documenti online, come atti e contratti, attraverso SPID con lo stesso valore giuridico della firma autografa.

Quanto costa l’identità digitale con SPID?

Per gli utenti, è stato stabilito da AgID che SPID sarà gratuito per sempre (per i livelli 1 e 2 di sicurezza). Gli Identity Provider possono mettere a pagamento i servizi aggiuntivi (ad esempio l’autenticazione da remoto). Il tema dei costi e in generale del business model è il più delicato. Per le Pubbliche Amministrazioni  è gratuito e continuerà ad esserlo.

 

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