Dal 6 aprile a Pasqua il prezzo è sceso a 25,05 euro per mille chilowattora. A rilevarlo il Gme (Gestore dei mercati energetici). Questi ribassi con ogni probabilità faranno sentire un effetto benefico sulle bollette dei consumatori domestici al prossimo aggiornamento delle tariffe, che l’autorità dell’energia Arera condurrà il 1° luglio.
Costo energia: listini al minimo storico
Non era mai successo fino ad ora che il costo dell’energia espresso in chilowattora all’ingrosso era così basso. Il crollo dei consumi elettrici indotto dalla clausura sanitaria e il maggiore peso delle fonti rinnovabili d’energia fa precipitare le quotazioni del chilowattora alla borsa dell’elettricità seguita dal Gme (Gestore dei mercati energetici).
Cosa ha rilevato il Gme?
Il Gestore dei mercati energetici ha rilevato che nella settimana dal lunedì 6 aprile alla domenica di Pasqua il prezzo medio di acquisto della corrente elettrica nella Borsa elettrica è sceso ad appena 25,05 euro per mille chilowattora, cioè 41 centesimi in meno (-1,6%) rispetto alla settimana precedente. Si tratta del prezzo unico nazionale (Pun) a cui viene acquistata all’ingrosso l’elettricità sul Mercato del giorno prima.
Costo energia: si conferma la tendenza al ribasso
La tendenza del costo dell’energia si conferma anche in questi giorni al ribasso. A titolo di confronto, le forniture elettriche all’ingrosso per la giornata di oggi sono in media di appena 22,95 euro per mille chilowattora, con il prezzo massimo per la fornitura per stasera alle 21 (41,05 euro) e quello minimo per oggi alle 14, appena 12 euro per mille chilowattora, cioè 1,2 centesimi al chilowattora.
Cosa si prevede per le bollette di luglio dei consumatori?
Questi ribassi con ogni probabilità faranno sentire un effetto benefico sulle bollette dei consumatori domestici al prossimo aggiornamento delle tariffe, che l’autorità dell’energia Arera condurrà il 1° luglio. Le analisi condotte dalla società di consulenza Althesys, avevano stimato che per l’intero 2020 il mercato elettrico avrebbe perso produzione per circa 5 miliardi di euro, con un beneficio per le bollette dei consumatori.
I prezzi medi di vendita dell’energia sono al livello più basso di sempre
Il Gme rileva anche un calo dei volumi di energia elettrica scambiati, pari a 3,1 miliardi di chilowattora. Rallenta anche la liquidità del mercato, scesa al 75,1%. I prezzi medi di vendita si confermano ovunque sul livello più basso di sempre. Infatti, le variazioni sono tra 24,66 euro per l’Alta Italia fino ai 25,85 euro per mille chilowattora della Sicilia.