Le 9 società sportive al centro dell’inchiesta

Sono le società sportive Roma, Lazio, Inter, Milan, Juventus, Cagliari, Genoa, Udinese, Atalanta al centro di un’inchiesta aperta dall’Antitrust per il presunto inserimento di clausole vessatorie in abbonamenti e biglietti dei loro eventi sportivi. L’attenzione è focalizzata nei contratti di acquisto degli abbonamenti e dei biglietti delle singole partite di calcio.

Le clausole vessatorie inserite negli abbonamenti e biglietti

I 9 club di Serie A, si presume, sono stati attenzionati  dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per l’inserimento di clausole vessatorie nei biglietti e abbonamenti venduti ai loro supporter.  I procedimenti istruttori avviati nei confronti dei club coinvolti andranno ad accertare se vi siano le possibilità per ottenere il diritto al rimborso dell’abbonamento o dei biglietti, nei casi di chiusura dello stadio o di rinvio dei match.  Il tutto per favorire i rimborsi dei tifosi nel caso in cui la mancata esecuzione delle partite dipenda da situazioni imputabili direttamente ai club.

Gli abbonati della Serie A – Proteste tifosi per caro tagliandi e stadi vetusti

Con la chiusura dell’ultima campagna abbonamenti Serie A 2019/2020 emerge che il numero dei tifosi abbonati che tutte le domeniche coloreranno le tribune d’Italia è di 354.488. Un dato considerevole, con un incremento del 10,16% (+36.401) rispetto al 2018/2019.  Allo stesso tempo risultano in notevole calo gli spettatori delle pay-tv.
Nonostante in Italia gli Stadi sono per la maggior parte vecchi e con pochi confort rispetto ad altre realtà europee, gli spettatori per assistere alle partite delle loro squadre preferite sono costretti a pagare i prezzi dei tagliandi sempre maggiormente. Questo sta generando continue proteste e dissensi con diverse manifestazioni durante le partite. Se si riuscisse ad adeguare almeno il 50% degli Stadi attuali ai confort già presenti nelle strutture tedesche o inglesi, qui le società hanno quasi tutte lo stadio di proprietà, si potrebbe incrementare il numero delle famiglie presenti, i servizi e gli introiti per le società.

La procedura in corso e una possibile serie di ricorsi

L’AGCM lo scorso mese di maggio aveva chiesto alle società di Serie A interessate di modificare le condizioni generali di contratto dei loro abbonamenti e biglietti che potevano presentare profili di possibile vessatorietà. Solo il Bologna ed il Parma hanno aderito, pertanto le loro posizioni sono state archiviate. Ora si aspetta l’intervento nel merito dell’Antitrust, per determinare se le clausole indicate nei contratti di vendita dei biglietti e abbonamenti, nei casi di chiusura dello stadio o di rinvio dei match, possa escludere o limitare la responsabilità dei 9 club, generando un sostanziale squilibrio a carico dei consumatori.
Dall’esito del giudizio dell’Antitrust, in merito alle violazioni commesse dalle 9 società di calcio finite nel mirino dell’Autorità, le associazioni di consumatori potrebbero presentare una serie di ricorsi per tutte le migliaia di tifosi sparsi per lo stivale e non. Il volume d’affari che sta dietro il business del calcio è notevole. Pertanto si prevedono tempi duri per i 9 club di Serie A.

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