“Non ci fermeremo finché non saremo assolutamente
/ncerti della sicurezza dell’operazione di eliminazione delle armi chimiche
/ndestinate al porto di Gioia Tauro, pertanto – afferma il Presidente
/nNazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci –
/nchiediamo un’ispezione da parte dell’Opac, al fine di accertare l’idoneità
/ndell’infrastruttura scelta come base italiana e, al contempo, una valutazione
/ndettagliata che elimini qualsiasi dubbio sulla pericolosità che tale intervento
/npotrebbe avere sulla salute dei cittadini”.
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L’associazione per
/nla difesa dei consumatori questa volta alza il tiro, chiedendo a gran voce
/nl’intervento dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) che, tra l’altro, ha il compito
/ndi effettuare le verifiche su determinati siti.
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Se da una parte è
/nvero che codesta organizzazione sta provvedendo, in cooperazione con l’Onu,
/nall’eliminazione delle armi, definendo anche la fase di trasferimento del
/ncarico in un porto italiano, è pur vero che, non avendo deciso direttamente il
/nsito, non ha potuto valutare attentamente le caratteristiche tecniche
/ndell’infrastruttura, riconoscendola quindi come idonea.
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L’U.Di.Con. per questo motivo richiede un
/npronto intervento, vista la prossimità dell’arrivo della nave, un segnale di
/naiuto per dare un po’ di respiro ad una regione già duramente colpita, che deve
/nfare quotidianamente i conti con tanti altri problemi legati alla gestione dei
/nrifiuti, al lavoro, alle infiltrazioni della ‘ndrangheta. Gli abitanti della
/npiana di Gioia Tauro questa volta hanno cercato di protestare, anche se non
/nsono stati completamente appoggiati dai loro rappresentati politici.
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“Non lasceremo i cittadini soli, anzi –
/ncontinua il Presidente Nesci – invitiamo
/nle autorità ad unirsi per cercare di
/nnon far spegnere i riflettori sulla vicenda che non colpisce solo la Calabria,
/nma tutto il Paese”.
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Allo stesso tempo per capire le
/nconseguenze che tale operazione potrebbe avere sul territorio, l’associazione
/nha inviato una comunicazione all’Arpacal
/naffinché effettui le analisi chimiche e microbiologiche di campioni di acqua
/nmarina nelle vicinanze al porto di Gioia Tauro, precedentemente alle suindicate
/noperazioni di trasbordo e successivamente alle stesse.
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