Il governo italiano ha annunciato nuove limitazioni al Superbonus al fine di contenere i crescenti costi che questa misura sta imponendo sulle finanze pubbliche. Questa decisione è stata presa durante una riunione del Consiglio dei ministri, in cui è stato approvato un nuovo decreto-legge che introduce restrizioni significative rispetto alle concessioni precedentemente previste.
La storia
Il Superbonus, introdotto nel maggio 2020 dal Governo Conte e inizialmente previsto per durare fino alla fine del 2022, ha consentito ai cittadini di beneficiare di un rimborso fino al 110% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Tuttavia, con il passare del tempo, i costi di questa misura sono aumentati oltre le previsioni iniziali, spingendo il governo a intervenire con misure di contenimento.
Le novità del Governo sul superbonus
Il nuovo decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri prevede diverse restrizioni: una delle principali modifiche riguarda l’eliminazione delle possibilità di ricorrere agli sconti in fattura e alla cessione del credito, che erano opzioni precedentemente disponibili per i beneficiari del Superbonus. Inoltre, non sarà più consentito apportare correzioni ai piani dei lavori dopo il 15 ottobre 2024, eliminando così la flessibilità concessa precedentemente.
Prima di queste nuove limitazioni, il Superbonus offriva diverse modalità di riscossione, tra cui la detrazione fiscale diretta per i proprietari che pagavano i lavori di tasca propria, nonché la cessione del credito, che consentiva agli altri soggetti di beneficiare dell’agevolazione. Tuttavia, con le nuove restrizioni, la riscossione sarà possibile solo attraverso la detrazione fiscale diretta, eliminando così le altre opzioni precedentemente disponibili.
Inoltre, il decreto-legge impone l’obbligo di inviare una comunicazione preventiva all’inizio dei lavori, al fine di monitorare e controllare i costi. Questa misura punta a evitare sorprese e a garantire una maggiore trasparenza nel processo di realizzazione dei lavori, che in precedenza potevano avere costi non chiaramente definiti fino alla presentazione delle fatture all’Agenzia delle entrate.
Le dichiarazioni del Ministro Giorgetti
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che queste restrizioni sono necessarie per “chiudere definitivamente l’eccessiva generosità di una misura che ha causato problemi alla finanza pubblica”. Ha anche evidenziato il peso significativo che il Superbonus ha avuto e continuerà ad avere sulle finanze pubbliche per i prossimi anni.
Queste nuove limitazioni potrebbero suscitare reazioni contrastanti tra i cittadini e gli operatori del settore edile. Mentre alcuni potrebbero accogliere positivamente i tentativi del governo di contenere i costi e garantire una gestione più responsabile delle risorse pubbliche, altri potrebbero essere delusi dalla riduzione delle opzioni di finanziamento per i lavori di efficientamento energetico.
Fonte: il Post
Qui il link al comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 26 marzo 2024