L’incremento dei prezzi al consumo è simile a un fiume che cresce progressivamente. Durante il viaggio del prodotto dal produttore al consumatore, il prezzo aumenta gradualmente a causa di fattori come il costo del trasporto e le tasse.

Il prezzo alla produzione è un fattore significativo per il costo finale del prodotto. L’indice dei prezzi alla produzione è aumentato costantemente dal gennaio 2021, raggiungendo a settembre 2022 un incremento del 52,9% rispetto all’anno precedente, corrispondente al 67% in più rispetto a settembre 2020. Successivamente, l’indice è rimasto stabile per il resto dell’anno, ma ha poi registrato una rapida discesa. Dopo quattro mesi consecutivi di calo, si è verificata la prima diminuzione in 26 mesi, con un valore negativo del 3,5% rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, i prezzi alla produzione restano ancora oltre il 50,8% più alti rispetto ad aprile 2020.

Il prezzo alla produzione e l’inflazione sono inizialmente correlati, ma divergono a partire da ottobre 2022. Questo suggerisce l’esistenza di altri fattori che influenzano il prezzo alla produzione, come il prezzo delle materie prime e il costo della loro trasformazione. Nonostante il calo del prezzo alla produzione, sembra che ciò abbia avuto un impatto limitato sui prezzi al consumo e sull’inflazione.

Perché i nostri acquisti continuano ad avere un impatto significativo sul bilancio familiare nonostante il prezzo alla produzione dei prodotti sia diminuito rispetto ai mesi precedenti? La risposta potrebbe essere trovata anche nelle speculazioni che si verificano lungo il percorso che porta al consumatore finale.

 

Fonte: La Ragione, 14 giugno 2023.

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