Il Decreto del 16 Marzo 2020

Il maxi decreto anti-coronavirus “Decreto Marzo“, varato oggi dal Consiglio dei ministri, mette in campo subito tutti i 25 miliardi di euro disponibili, per fare fronte dal punto di vista sanitario che economico, alle ripercussioni della pandemia del Covid-19 su imprese e famiglie.

Cosa prevede il Decreto Marzo?

Il “Decreto Marzo” prevede un aumento di quasi 1 miliardo sul Fondo sanitario e più di 1 miliardo per la Protezione civile. Inoltre, la Cassa integrazione in deroga per tutti, 10 miliardi e più a sostegno dei lavoratori con ammortizzatori sociali estesi a tutti, coprendo anche gli autonomi. Nello specifico per loro è previsto un assegno di 600 euro per il mese di marzo. E’ previsto anche lo slittamento delle scadenze fiscali di Iva e Irpef, le sospensioni delle rate dei mutui sulla prima casa per chi non riceverà lo stipendio in questi giorni.

Il sostegno alle famiglie

Sul versante delle famiglie, il decreto prevede 1,2 miliardi per i congedi parentali straordinari pari al 50% della retribuzione e, in alternativa, voucher baby sitter per i genitori lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli minorenni a casa da scuola per l’emergenza. Le misure adottate non hanno limitazioni di età nel caso di famiglie con un disabile. Per il personale medico impegnato in prima linea nell’emergenza sanitaria un Bonus baby sitter speciale. Previsti inoltre, all’interno del decreto, congedi speciali per i malati oncologici e più in generale per le figure più fragili.

Il supporto alle aziende

Sospesi i contributi per le imprese sotto ai 2 milioni di euro di fatturato. Stop alle cartelle esattoriali, ai controlli fiscali, ai contributi fino a giugno 2020 almeno. Nove settimane di integrazione salariale per chi sta perdendo il lavoro.

Il sostegno agli enti locali

Il governo, per l’emergenza Covid-19, ha deciso di concedere 600 milioni di euro di risorse per gli enti locali, con molte misure a partire dalla possibilità, limitata al 2020, di utilizzare gli avanzi di bilancio per finanziare spese correnti connesse all’epidemia. Si potranno usare integralmente anche i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni. Per le Regioni è prevista la sospensione dei mutui per il 2020. Sospesi anche i pagamenti delle quote capitale in scadenza quest’anno per i Comuni. Le risorse potranno essere usate, circa 276 milioni, per fronteggiare l’emergenza. Previsto anche un fondo di 80 milioni per la sanificazione e la disinfezione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi pubblici per Comuni, Province e città metropolitane. Con i fondi sarà possibile pagare anche gli straordinari alla polizia municipale senza tetti di spesa.
 

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