La conferma arriva da Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg, in occasione della presentazione degli ultimi dati finanziari del suo gruppo, conferma che la piattaforma WhatsApp Pay nei prossimi sei mesi farà grandi passi e verrà portata in contesti di mercato al di fuori dell’India, tra cui l’Italia. Oltre a WhatsApp Pay il colosso sta lavorando al Marketplace di Facebook, a Instagram Shopping, oltre alla valuta digitale Libra. Sono tutti altri metodi per semplificare gli scambi commerciali.

Come funzionerà la piattaforma WhatsApp Pay?

Alla base della piattaforma di WhatsApp Pay ci sarà un wallet, un portafogli virtuale che raccoglie tutte le carte di credito che il consumatore vorrà registrare al suo interno. Ogni consumatore potrà inviare denaro ad un altro consumatore su WhatsApp Pay attingendo facilmente dal wallet, che a sua volta attingerà da una carta di credito. Il funzionamento della piattaforma sarà simile a quello di Apple Pay o Google Pay. La cosa che lo rende più semplice e immediato nell’utilizzo e che entrambi i consumatori condividono i propri dati sulla stessa applicazione.

Quali sono i rischi dell’uso della WhatsApp Pay?

Bisogna in primis partire dal presupposto tecnico che WhatsApp Pay è una UPI (Universal Payment Interface). In modo più semplicistico una interfaccia di pagamento in questo caso “peer-to-peer”, cioè tra pari. Il Governo indiano e La Reserve Bank, per questo motivo, hanno espresso forti preoccupazioni per alcune funzionalità del sistema della piattaforma. Secondo loro potrebbe può rischiare di risultare essere incontrollabile. In pratica il numero delle transazioni potrebbe essere così elevato da impedire un reale controllo di tutte le transazioni.

La tutela della privacy?

Le autorità, al fine di controllare tutti i pagamenti ad uno ad uno, allo stesso tempo per evitare di far transitare denaro sporco distribuito in piccoli pagamenti, potrebbe generare una mastodontica violazione della privacy. Il tutto per evitare che lo strumento vada in mano alla criminalità. Per ciò, prima che la piattaforma possa giungere in Europa, la società dovrà dimostrare in modo chiaro di essere in grado di gestire al meglio i flussi dei dati corrispondenti ai flussi di denaro in transito. Pertanto, come associazione dei consumatori pensiamo che sia giusto informarsi per bene prima dell’utilizzo per evitare di correre rischi con i propri dati.

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