Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha fatto ricorso al cofanetto regalo per evitare di presentarsi con un regalo sbagliato? Soggiorni in Italia e all’estero, pacchetti avventura o relax, degustazioni e chi più ne ha ne metta, sono migliaia le strutture e i centri specializzati tra cui è possibile scegliere, basta individuare la struttura che rispecchia le nostre esigenze e chiamare per prenotare l’opzione preferita.
Succede, però, sempre più spesso, di riscontrare problemi tali da impedirne l’utilizzo: difficoltà a mettersi in contatto con le strutture convenzionate, inefficienza da parte di call center e numeri dedicati all’assistenza clienti che, prolungando i tempi di attesa, rischiano di far arrivare il pacchetto alla data di scadenza.
I numerosi disservizi riscontrati dai consumatori negli ultimi anni sono stati oggetto di procedimento da parte dell’Antitrust che ha richiamato più volte le società che operano nel settore dei c.d. “doni esperenziali” ad adottare comportamenti corretti, nel rispetto delle disposizioni contenute all’interno del Codice del Consumo.
L’ultimo procedimento ha interessato la Move Group che opera sul mercato italiano con il marchio “Movebox” e “RegalOne” (quest’ultimo acquisito a seguito del fallimento della società titolare), la quale avrebbe adottato pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori.
In particolare, secondo quanto appreso dall’indagine avviata dall’Autorità, la politica adottata dalla società, violerebbe gli artt. 20,21 e 22 del Codice del consumo “in quanto contrarie agli obblighi di diligenza professionale e idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio, potendolo indurre in errore con riguardo alle caratteristiche e al prezzo dei servizi offerti, agli obblighi a carico dei professionisti e dei rispettivi partner commerciali, nonché ai diritti dei titolari degli assegni regalo, fornendo in modo del tutto inadeguato, o addirittura omettendo, informazioni rilevanti ai fini dell’assunzione di una decisione commerciale consapevole; nonché una violazione degli articoli 20, 24 e 25 del Codice del Consumo, in quanto contrarie alla diligenza professionale e idonee a determinare un indebito condizionamento e ad alterare la libertà di comportamento economico del consumatore medio mediante condotte dilatorie del call center, frapponendo ostacoli onerosi e sproporzionati all’esercizio da parte dei consumatori dei loro diritti contrattuali”.
Alla luce di ciò, per evitare una sanzione da parte dell’Agcm, la società si è impegnata: a rendere più efficiente il servizio di assistenza ai clienti, rendendolo gratuito e ampliando l’orario; ad attuare controlli mirati sulle strutture affiliate anche attraverso un feedback da parte dei consumatori; a sostituire gratuitamente i cofanetti RegalOne con quelli Movebox e infine a rimborsare i consumatori che, per ragioni non imputabili a loro, non hanno potuto utilizzare il voucher.
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