Con la proposta di modifica alla Legge n.138 del 11 aprile 1974 si vorrebbe sostituire, all’interno dei vasetti di yogurt, il latte con polvere concentrata. Se accadesse ciò, il prodotto perderebbe non solo i suoi principi nutritivi tanto cari agli Italiani, bensì anche tutti quegli ingredienti sicuri e controllati che permettono di acquistare gli yogurt senza troppi dubbi. Recenti studi sostengono che nel 2010 ogni Italiano ha consumato in media 7,5 kg di questo prodotto per un totale di 450.000 tonnellate ed un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro. Introdurre nello yogurt latte in polvere o altri tipi latte concentrati sarebbe un danno sia contro i consumatori ma anche nei confronti dei produttori lattiero-caseari, con il pericolo che questo prodotto subisca una diminuzione delle vendite. Se la modifica passasse, l’intervento di sostituzione farebbe risparmiare fino a 360 000 milioni di chilogrammi di latte fresco, ma quanto ne perderemo in salute?
Fortunatamente la proposta è stata bloccata fino alla prossima settimana, tempo in cui la commissione Agricoltura della Camera deciderà se cambiare la norma o meno. Per il momento agricoltori e nutrizionisti stanno facendo sentire la loro voce, alla quale si aggiunge anche quella dell’U.Di.Con., Unione per la Difesa dei Consumatori. L’associazione, in una lettera inviata alle Istituzioni, oltre ad esprimere il profondo dissenso alla questione, ha anche evidenziato l’importanza di un etichettatura per i prodotti provenienti dall’estero, paesi dove è legale la produzione di Yogurt con latte in polvere.

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Ufficio Legale

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