L’assemblea degli obbligazionisti Alitalia si è risolta in un buco
/nnell’acqua. I presenti personalmente o per delega dovevano raggiungere
/nil quorum del 20%, ma in realtà non hanno superato il 6%. E tra gli
/nassenti illustri, spicca il Tesoro, titolare del 62% dei 715 milioni di
/nbond.
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/nLa riunione quindi non è riuscita a sortire alcun effetto, e le strade
/nche gli azionisti danneggiati devono scegliere di battere si sono
/nridotte a due. La prima soluzione è la mediazione, per cercare di
/nstrappare al ministero condizioni migliori di quelle previste
/nattualmente, che si limitano alla restituzione del 30% del valore
/nnominale dei bond in titoli di Stato ( quindi niente contanti ) senza
/ninteressi rimborsabili nel 2012, con un tetto di 100mila euro per ogni
/ninvestitore. La soluzione alternativa sarebbe quella di far causa al
/nTesoro, sulla base della responsabilità che pende su chi ha il
/ncoordinamento e il controllo di una società, e sul fatto che la fiducia
/ndi molti investitori era basata dal ruolo che il Tesoro aveva in
/nAlitalia, di cui era appunto azionista di maggioranza.La promozione di questo tipo di azione, secondo il codice civile, spetta al commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi.
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/n Ufficio Stampa UDICON
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