Secondo i
/ndati raccolti dall’Aci e dall’Istat relativi all’anno 2014, la maggior parte
/ndegli incidenti stradali avvenuti nell’ultimo anno solare è causata da
/ndistrazioni alla guida.
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L’utilizzo
/ndegli smartphone rappresenta il principale motivo di distrazione; il conducente
/nè portato a leggere mail, inviare messaggi, utilizzare i social network o
/nperfino scattare selfie. Il 20,1% degli incidenti
/nautomobilistici è causato proprio dall’utilizzo del telefonino che risulta
/nun fattore di rischio superiore alla guida in stato d’ebbrezza e alla velocità.
/nLa gravità dell’utilizzo del cellulare durante la guida è determinata
/nprincipalmente dalla notevole riduzione dei tempi di reazione rispetto alle
/nnormali condizioni di attenzione del guidatore. Le distrazioni dovute
/nall’utilizzo degli smartphone sembrano riguardare i guidatori del Nord (42,2%)
/nin misura maggiore rispetto a quelli del Centro (29,3 %) e del Sud (28,5%).
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Secondo recenti studi a livello
/ninternazionale, a 110/Km ad esempio, chi parla al cellulare fa 14 metri in più
/nprima di fermarsi, utilizzare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di
/nattenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di
/n0,8 g/l e chi parla al cellulare aumenta di 4 volte il rischio di commettere
/nincidenti.
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Nel 2013, in
/nItalia, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 181.227;
/nsecondo l’Istituto Superiore di Sanità rappresentano la prima causa di morte
/nsotto la soglia dei 40 anni.
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Su settemila giovani europei, uno su 4 afferma
/ndi aver scattato un selfie al volante, sempre uno su 4 di aver pubblicato o
/ncontrollato i social network mentre era alla guida. La normativa in merito
/nprevede deterrenti insufficienti e sembra non sortire un adeguato effetto di
/ncontenimento del fenomeno in questione; l’utilizzo del cellulare è vietato dal
/ncodice della strada con meno 5 punti sulla patente, sospensione da 1 a 3 mesi
/nper i recidivi oltre alla multa tra i 148 e i 594 euro.
