Roma, 10/9/2024 – Con l’inizio del nuovo anno scolastico, le famiglie italiane si trovano a fare i conti con i crescenti costi dell’istruzione e a dover affrontare sfide sia economiche che organizzative sempre più complesse legate alla qualità dei servizi scolastici, alla disponibilità e alla rinuncia in alcuni casi ad attività extra-scolastiche e all’importanza del supporto psicologico per i ragazzi. È quanto emerge dall’indagine Udicon-Piepoli sul tema scuola effettuato nel mese di settembre, a pochi giorni dal suono della campanella.
Mensa scolastica: un servizio da migliorare
Uno dei temi centrali dell’indagine riguarda il servizio mensa nelle scuole. Il 74% delle famiglie usufruisce del servizio di mensa scolastica, un dato che evidenzia l’importanza di questo servizio, soprattutto per moltissimi genitori lavoratori. Tuttavia emergono disparità rilevanti nella qualità percepita del cibo offerto. Un 26% di famiglie non vi accede per ragioni come la mancanza del servizio nella scuola (43%) e la sfiducia nella qualità del cibo (23%). Mentre al nord il livello di soddisfazione è mediamente alto, al sud il 44% delle famiglie si dichiara insoddisfatto della qualità dei pasti. Il 76% degli intervistati esprime in generale un giudizio positivo (voti tra 6 e 10) sul servizio mensa, ma solo il 30% assegna punteggi più alti (8-10).
Costo dell’istruzione e acquisto di materiale scolastico: una spesa crescente
L’aumento del costo della vita sta avendo un impatto diretto e significativo sulla spesa delle famiglie per istruire i propri figli. Secondo l’indagine, il 50% delle famiglie spenderà tra i 100 e i 300 euro per l’acquisto di libri e materiale scolastico, mentre una famiglia su sette (14%) prevede di spendere oltre 500 euro. Questo ha ripercussioni non solo sui bilanci familiari, ma anche sulle decisioni legate all’acquisto di libri nuovi o usati. Il 40% delle famiglie acquisterà libri nuovi, mentre il 39% opterà per un mix tra nuovo e usato e solo il 17% si affiderà esclusivamente ai libri di seconda mano. È evidente che il costo dei libri scolastici continua a rappresentare una voce di spesa importante e per molte famiglie difficile da sostenere.
La rinuncia alle attività extrascolastiche
Un aumento della spesa che rischia di ripercuotersi sulle attività extra-scolastiche dei bambini: il 36% delle famiglie afferma che dovrà rinunciare a parte di queste attività, con lo sport (38%) e le gite scolastiche (22%) tra le principali vittime di questi tagli. Si tratta di una scelta che rischia di penalizzare lo sviluppo fisico e sociale dei ragazzi, privandoli di esperienze formative fondamentali per il loro percorso di crescita.
La figura dello psicologo nelle scuole: una priorità indispensabile
Un dato particolarmente significativo emerso riguarda l’importanza attribuita dalle famiglie alla presenza di uno psicologo nelle scuole. L’81% delle famiglie considera fondamentale il supporto psicologico per gli studenti, un tema che ha guadagnato centralità, soprattutto in un periodo così complesso per la salute mentale dei giovani. Gli adolescenti, in particolare, affrontano sfide su più fronti e la figura dello psicologo scolastico può rappresentare un sostegno indispensabile per affrontare pressioni emotive e difficoltà personali.
Il commento del Presidente nazionale Martina Donini
“L’indagine ci offre una fotografia chiara delle sfide che le famiglie italiane stanno affrontando nel contesto scolastico. Tra i temi principali su cui è necessario intervenire spiccano la qualità dei servizi mensa, le difficoltà economiche legate alla spesa per il materiale scolastico e l’importanza del supporto psicologico per i nostri ragazzi. La mensa scolastica, pur ricevendo valutazioni generalmente positive, presenta alcune criticità, soprattutto nel Sud Italia, dove molte famiglie esprimono insoddisfazione riguardo alla qualità dei cibi. È essenziale che su tutto il territorio nazionale vengano garantiti standard qualitativi elevati e omogenei, privilegiando prodotti locali, stagionali e nutrienti, in linea con i principi della dieta mediterranea, così che ogni studente possa avere accesso a pasti sani e bilanciati.
Parallelamente, l’indagine mette in luce le crescenti difficoltà economiche affrontate dalle famiglie italiane. L’aumento del costo della vita, aggravato dall’inflazione, sta avendo un impatto diretto sulle scelte quotidiane, come l’acquisto di materiale scolastico in alternativa alla possibilità per i ragazzi di partecipare ad attività extra-scolastiche. È inaccettabile che le famiglie debbano rinunciare a queste attività fondamentali per lo sviluppo fisico e sociale dei nostri giovani. È necessario introdurre misure concrete, come sussidi o agevolazioni fiscali, per alleggerire il peso economico sulle famiglie. Un altro tema cruciale è quello del supporto psicologico nelle scuole. Oggi più che mai, i ragazzi affrontano pressioni su molteplici fronti e la presenza di uno psicologo scolastico è diventata indispensabile. L’educazione non si limita al solo insegnamento, ma deve includere anche la crescita emotiva e il benessere psicologico. È quindi nostro dovere impegnarci affinché il ruolo dello psicologo nelle scuole venga riconosciuto e potenziato”.