Nel tentativo di chiudere le numerose cause legali aperte contro l’azienda, Johnson & Johnson ha annunciato che verserà 6,5 miliardi di dollari per risolvere le dispute legate ai danni da amianto contenuto nel loro talco, accusato di causare il cancro alle ovaie. L’azienda spera di concludere gli accordi di risarcimento entro i prossimi tre mesi, includendo anche i reclami futuri.

Dettagli dell’accordo

Il dirigente di J&J, Erik Haas, ha rivelato durante una conferenza con gli investitori che questa nuova strategia aziendale potrebbe essere decisiva per l’approvazione dell’accordo. Circa il 75% dei querelanti si è già dimostrato favorevole all’accordo, che se approvato, metterà fine a tutti i contenziosi correnti e futuri.

Jim Onder, rappresentante legale di 21.000 accusanti, ha espresso soddisfazione, considerando l’accordo raggiunto una vittoria per le migliaia di donne che hanno cercato giustizia. Altri avvocati, come Mike Papantonio, critico dell’accordo, accusano J&J di cercare approvazioni in modi non completamente trasparenti, puntando a risarcimenti rapidi piuttosto che una giusta compensazione per i danneggiati.

Rivisitazione delle prove scientifiche e strategia legale

Recentemente, un giudice federale nel New Jersey ha richiesto una nuova valutazione delle prove scientifiche che collegano il talco al cancro alle ovaie, offrendo a J&J l’opportunità di presentare nuove argomentazioni entro la fine di luglio. Mentre continua la battaglia legale, il colosso farmaceutico ha dichiarato di aver già risolto il 95% delle cause legali legate al mesotelioma.

In risposta alle crescenti cause legali e alle preoccupazioni sul talco, J&J ha cessato la vendita dei suoi prodotti a base di talco, passando a quelli a base di amido di mais, una mossa che l’azienda giustifica con la necessità di combattere la disinformazione sulla sicurezza dei loro prodotti.

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