Il ruolo dello sport nella vita dei giovani è fondamentale non solo per il benessere fisico, ma anche per quello psicologico e sociale. Tuttavia, nonostante i molteplici benefici che comporta, rimane una preoccupante quota di minori sedentari che non pratica alcuna attività fisica nel tempo libero. Questo fenomeno, evidenziato da Openpolis, riflette disparità di reddito che incidono direttamente sulla partecipazione sportiva dei giovani.
Secondo i dati raccolti, anche dopo la pandemia, circa un minore su cinque non pratica sport. Questo dato è strettamente correlato alla condizione economica delle famiglie, il che evidenzia una maggiore incidenza di sedentarietà tra coloro che si trovano in situazioni di deprivazione sociale.
“Si trovano in questa situazione il 28,8% dei bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni, a fronte del 24,4% della media della popolazione”.
Un altro aspetto importante riguarda l’accesso alle attività di svago fuori casa a pagamento, che risulta particolarmente limitato per i minori provenienti da famiglie disagiate. Questo ostacolo economico può contribuire significativamente alla mancata partecipazione sportiva dei giovani, impedendo loro di accedere a esperienze a attività tipiche di bambini e adolescenti che promuovono il benessere fisico e sociale.
Per ridurre queste disuguaglianze e promuovere una maggiore partecipazione sportiva tra i giovani, è fondamentale valorizzare le palestre scolastiche. Queste strutture non solo forniscono un ambiente adatto per l’insegnamento dell’educazione fisica all’interno del percorso scolastico, ma possono anche essere utilizzate per attività sportive extrascolastiche come i doposcuola.
Inoltre, le palestre scolastiche possono diventare dei punti di riferimento per le famiglie del territorio, offrendo opportunità di praticare sport a prezzi accessibili o addirittura gratuiti. Questo è particolarmente importante nelle aree periferiche o in quelle caratterizzate da fragilità sociale, dove la presenza di strutture sportive può svolgere un ruolo cruciale nel fornire opportunità di sviluppo e inclusione per i giovani. Un esempio potrebbe essere quello delle palestre popolari in moltissimi luoghi periferici delle principali città italiane.
Tuttavia, c’è una disparità significativa nella distribuzione delle palestre scolastiche sul territorio italiano. Mentre alcune regioni e città mostrano una presenza diffusa di queste strutture, altre sono significativamente carenti. Questo divario può perpetuare le disuguaglianze nell’accesso allo sport e compromettere il benessere dei giovani che vivono in questi territori.
Inoltre, è importante sottolineare il ruolo chiave degli allenatori e dei tecnici nello sviluppo sportivo dei giovani. Essi non solo insegnano le competenze tecniche e sportive necessarie, ma svolgono anche un ruolo educativo e sociale importante, fungendo spesso da punti di riferimento per i ragazzi. Pertanto, è essenziale garantire che essi siano consapevoli del loro ruolo e abbiano le risorse necessarie per svolgerlo efficacemente.
Promuovere lo sport a scuola e valorizzare le palestre scolastiche può contribuire significativamente a ridurre le disuguaglianze nell’accedere a qualsiasi pratica sportiva e promuovere il benessere fisico e sociale dei giovani. Tuttavia, è necessario un impegno coordinato a livello governativo, locale e comunitario per garantire che tutte le giovani generazioni abbiano la possibilità di beneficiare dei molteplici vantaggi che lo sport può offrire durante il percorso di crescita adolescenziale.
Fonte: Openpolis