Il 31 gennaio 2024 è stata attivata ufficialmente Piracy Shield, la piattaforma nazionale anti-pirateria pensata dalla Lega Serie A e dall’Agcom per contrastare la diffusione illegale di contenuti sportivi in streaming.

Sviluppata dalla startup Sp Tech, la piattaforma ha destato l’attenzione di consumatori, operatori, detentori di diritti e appassionati di tecnologia. Dopo diverse settimane dall’implementazione, è il momento di analizzare le caratteristiche, il funzionamento e gli effetti cha ha avuto in queste settimane.

Come Funziona Piracy Shield?

Piracy Shield è progettata per oscurare automaticamente, nel giro di 30 minuti, i siti web che trasmettono illegalmente contenuti in streaming, con un focus sulle trasmissioni sportive. Gli operatori che detengono i diritti, come Sky e Dazn, possono segnalare gli indirizzi IP o i Fully qualified domain name (Fqdn) dei siti pirata alla piattaforma che, dopo una verifica, li aggiunge a una lista di siti incriminati. Gli internet service provider hanno poi 30 minuti per oscurare questi siti.

Caratteristiche tecniche del Piracy Shield

Piracy Shield è ospitata su Microsoft Azure ed è accessibile dagli operatori accreditati solo attraverso una virtual private network (VPN). La piattaforma opera in tempo reale e agisce con rapidità nelle segnalazioni e nei blocchi. Un aspetto interessante è la predisposizione di una white list per evitare oscuramenti dei siti legali e autorizzati a trasmettere i contenuti.

Risultati preliminari e problemi riscontrati con Piracy Shield

Nonostante l’entusiasmo iniziale, la piattaforma ha incontrato alcuni problemi. Nella prima fase di implementazione, la piattaforma ha oscurato erroneamente siti che non erano coinvolti in attività illegali, evidenziando alcuni limiti nelle modalità di segnalazione automatica.

Un’altra criticità è emersa con la gestione del dominio piracyshield.net, che è stato acquistato da terzi, aprendo la possibilità di un uso improprio. Questo solleva preoccupazioni sulla sicurezza e potrebbe favorire attacchi di ingegneria sociale.

Prospettive future

Nonostante le sfide iniziali, Piracy Shield rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la pirateria online. Per il futuro, Piracy Shield potrebbe estendersi ad altri operatori di contenuti attraverso un processo di accreditamento, diventando un sostituto tecnico-legale per la rimozione di contenuti illegali senza la necessità di ricorrere ai tribunali. Piracy Shield, fino adesso, ha dimostrato di essere una risorsa promettente nella lotta contro la pirateria, ma è necessario continuare a perfezionare e adattare la piattaforma per garantirne l’efficacia e la sicurezza nel lungo termine.

 

Foto Pixabay

As Seen On
I commenti sono chiusi.