Nel mondo della musica, l’Italia è riconosciuta per la sua maestria nell’arte della produzione e vendita di strumenti musicali di alta qualità. Questo settore rappresenta un’importante risorsa economica per il paese anche in termini di tradizione e innovazione. In un recente studio dell’osservatorio iCRIBIS, sono state analizzate le imprese che si occupano della fabbricazione di strumenti musicali e quelle che commerciano al dettaglio strumenti musicali e spartiti.

Diversità nell’imprenditoria musicale

Il panorama imprenditoriale italiano nel settore degli strumenti musicali è eterogeneo e conta circa duemila aziende, ciascuna con le sue regole e la sua tradizione nella produzione e nella vendita di strumenti musicali. Potremmo quasi affermare che le categorie si dividono in due: chi fabbrica strumenti musicali e chi si dedica alla vendita al dettaglio. Di queste imprese, il 58,2% è coinvolto nella produzione di strumenti musicali, compresi accessori e altri componenti, mentre il rimanente 41,8% è nel campo della vendita al dettaglio. Tuttavia, il profilo imprenditoriale è ricco di sfumature a seconda del mercato preso in esame.

Da un lato, il settore del retail vede la predominanza di microimprese, con il 52,3% delle aziende individuali che contano meno di due dipendenti. Dall’altro lato, il comparto manifatturiero è caratterizzato da micro e piccole aziende, spesso a conduzione artigianale, con il 40% delle ditte individuali che impiegano meno di due persone.

Crescita occupazionale

Nel dicembre 2022, il settore degli strumenti musicali contava poco più di 1300 lavoratori, segnando una crescita rispetto agli anni precedenti. Il 73,6% delle imprese impiega meno di due dipendenti, mentre solo il 7,2% delle aziende ha una forza lavoro superiore a sei persone. La maggiore concentrazione di aziende che creano strumenti musicali si trova nelle regioni settentrionali d’Italia, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Tuttavia, i negozi di strumenti musicali si distribuiscono in modo più uniforme, con una presenza ramificata su tutto il paese. La Lombardia guida la classifica degli esercizi commerciali, seguita da regioni come il Lazio e la Campania.

Export e digitalizzazione del mercato della musica

L’export è un elemento fondamentale per il successo delle aziende italiane di strumenti musicali. L’Italia è uno dei principali esportatori in Europa, a livello di Stati Uniti, Germania, Francia e Giappone. Tuttavia, c’è ancora spazio nel mercato per una maggiore internazionalizzazione.

Come per l’export di strumenti anche la digitalizzazione è un elemento che merita un’attenzione approfondita. Solo una minoranza delle aziende del settore mostra una forte predisposizione verso l’uso di canali digitali. Un elemento che non deve essere sottovalutato per il futuro.

Affidabilità e credibilità delle aziende musicali

L’affidabilità economica delle aziende nel settore degli strumenti musicali varia a seconda delle scelte aziendali fatte. Mentre alcune aziende continuano a produrre con rischio minimo, altre si sono sviluppate all’interno del mercato con un livello di rischio superiore alla media. Dall’analisi fatta le attività commerciali sembrano avere andamenti economici più stabili rispetto alle imprese manifatturiere.

Fatturato e performance economiche delle aziende musicali

Il fatturato stimato delle imprese varia, con una significativa percentuale di aziende che dichiarano il loro guadagno nella fascia di 100.000 – 499.999€. Tuttavia, solo una parte delle aziende ha condiviso la loro situazione finanziaria, ma quelle che l’hanno fatto hanno registrato una crescita dell’incasso rispetto agli anni precedenti. Il settore italiano degli strumenti musicali “Made in Italy” è un prezioso settore che va tutelato, sia ora che in futuro. Se alcune sfide come la digitalizzazione e l’internazionalizzazione richiedono maggiore attenzione, il settore continua godere del successo dell’eccellenza artigianale e alla sua capacità di unire tradizione e innovazione. La musica italiana – e chi ci lavora al suo interno –  continua a incantare il mondo.

Fonte: iCRIBIS

Foto di cottonbro studio

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