Secondo la relazione Conai nel 2022 il 71,5% dei rifiuti di imballaggio in Italia è stato riciclato. Su 14 milioni e mezzo di tonnellate di imballaggi immessi al consumo, 10 milioni e 400mila hanno trovato una seconda vita.

L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi europei fissati per il 2025 nell’ambito del riciclo degli imballaggi, che nel 2022 ha prodotto 10 milioni e 400 mila tonnellate di rifiuti riciclati. L’obiettivo per il 2025 è riciclare almeno il 65% degli imballaggi prodotti ogni anno. Secondo il Presidente Conai, Ignazio Capuano, l’Italia continua a rappresentare un modello positivo per gli altri paesi.

Il 51% del riciclo nel 2022 è stato raggiunto per mano di operatori indipendenti, mentre il 2% grazie all’operato dei sistemi autonomi. Nel 2022 il Conai ha riconosciuto alle Amministrazioni locali dei Comuni italiani circa 688 milioni di euro coprendo così i costi, soprattutto per quelle aree del sud dove la raccolta differenziata presenta maggiori problemi e ha ancora standard sotto la media, nonostante la presenza di Comuni virtuosi nel Mezzogiorno come Salerno e Benevento.

Altri 440 milioni di euro sono stati allocati per coprire i costi del trattamento di rifiuti per riciclo e recupero. Carta e cartone si confermano in testa alla classifica dei rifiuti riciclati con oltre 4 milioni e trecentomila tonnellate recuperati, circa l’81,2% dell’immesso al consumo. Al secondo posto c’è il vetro, con 2 milioni e 293 mila tonnellate recuperate e il legno, con 2 milioni e 147 mila tonnellate. Anche i rifiuti plastici hanno avuto una seconda vita per oltre un milione e 122 mila tonnellate raccolti. Seguono acciaio (418mila tonnellate con l’80,6%) e alluminio (60 tonnellate con il 73,6%).

Sempre secondo il Conai il risultato raggiunto dall’Italia sul fronte riciclo e riutilizzo dimostra che l’industria italiana che si occupa di imballaggi e riciclo, funziona e può rappresentare un modello virtuoso. Dopo il calo registrato nel 2020, a causa della pandemia, il settore è arrivato a coprire una quota pari all’8% dei materiali complessivi immessi al consumo.

Quali soluzioni

Per migliorare ancora è necessario puntare sulla qualità della raccolta, aumentando il numero degli impianti e rivolgendo un’attenzione maggiore al packaging dei prodotti. Secondo il Conai se le aziende agissero alla fonte, risparmierebbero parecchi soldi e faciliterebbero lo sviluppo della filiera. Secondo il Presidente Conai il riciclo ha un valore economico e ambientale, in quanto oltre alle ricadute positive ci sarebbe anche un risparmio dei consumi di energia.

Per scaricare la relazione consuntiva, clicca qui.

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