Roma, 10/12/2021 – “Apprendiamo dai giornali che ieri, per contrastare l’impennata dei prezzi dell’energia, il Governo avrebbe varato un decreto legge utile ad anticipare al 2021 alcune voci di spesa del prossimo anno, con l’intenzione di liberare 1,8 miliardi di euro da aggiungere ai 2 già previsti in legge di bilancio”. Lo dichiara in una nota Denis Nesci, Presidente Nazionale U.Di.Con, secondo cui la mossa tecnica rappresenta: ”L’ennesimo sforzo insufficiente che evidenzia miopia nelle scelte di questo esecutivo, impegnato a contrastare il caro bollette con misure straordinarie, quando la cronicità del problema è ormai sotto gli occhi di tutti: la bilancia dei prezzi continua a salire e l’unico modo per fermarla è quello di improntare rimedi strutturali che possano neutralizzare l’inflazione nel lungo periodo, salvaguardando tutti i consumatori. Come U.Di.Con. – continua Nesci – avevamo già segnalato la necessità di strutturare un adeguato meccanismo permanente di compensazione a livello nazionale ed europeo, studiato per evitare che i prezzi dell’energia continuino a crescere spinti dalle congiunture internazionali sfavorevoli e dall’incertezza che la pandemia muove sui mercati: una prima volta con relazione datata 18 ottobre, depositata alla X Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato durante l’esame del ddl 2401 e una seconda volta, il 24 novembre, con documento sottoposto all’ARERA nell’ambito delle consultazioni quadriennali.

“Viceversa – avverte il Presidente Nazionale U.Di.Con. – nonostante l’ARERA abbia certificato rincari allarmanti inseriti in un lento processo di normalizzazione dei prezzi dell’energia, anche oltre il primo trimestre 2022, il Governo continua ad affrontare il problema con le stesse misure. Come sottolinea oggi Nomisma Energia con i 3,8 miliardi di euro destinati a sterilizzare le bollette gli aumenti arriverebbero lo stesso: senza ulteriori integrazioni, infatti, quelle del metano crescerebbero del 35% e quelle dell’elettricità del 15%. Una stangata allarmante, insostenibile per le tasche dei consumatori se consideriamo i livelli già altissimi raggiunti dai prezzi dei beni energetici nell’ultimo periodo. Non è più tempo di alimentare questo meccanismo tossico – conclude il Presidente Nazionale U.Di.Con. – capace solo di posticipare il problema di trimestre in trimestre. Chiediamo all’esecutivo di intervenire presto, a beneficio di tutti”.

I commenti sono chiusi.