Zuckerberg ci riprova. Nonostante la criptovaluta Libra sia rimasta impantanata tra defezioni importanti come eBay, MasterCard e Visa e indagini governative, da Menlo Park non hanno nessuna intenzione di abbandonare il redditizio mercato dei pagamenti online, forti di un bacino di 2,5 miliardi di utenti che l’azienda non vede l’ora di monetizzare.
Il nuovo tentativo si chiama Facebook Pay, presentato in settimana ed in uscita degli Stati Uniti, pronto per essere poi esportato in altri Paesi del mondo; all’inizio, il servizio sarà limitato all’omonimo social network, ma in un secondo momento arriverà anche sulle altre piattaforme del gruppo WhatsApp e Instagram, e unificherebbe quindi gli esperimenti già effettuati in altre nazioni in materia di pagamenti digitali (vedasi WhatsApp Pay in India).
Il principio di Facebook Pay è semplice: sarà disponibile un portafoglio digitale nel quale registrare le proprie carte di credito, debito e account PayPal (nonostante quest’ultima si sia ritirata dalla Libra Association in tempi recenti) e utilizzare questo wallet per inviare pagamenti ai propri amici, partecipare a raccolte fondi, acquistare biglietti per eventi e prodotti da pagine Marketplace selezionate dal social stesso.
Sul fronte sicurezza, l’azienda ha spiegato che i numeri di carta e di conto saranno cifrati e protetti da PIN o da impronta digitale e non utilizzati per la pubblicità mirata, ma attingerà dal metodo di pagamento, spedizione e dettagli del contatto i dati da elaborare per mostrare inserzioni personalizzate.
Facebook ci ha tenuto a specificare che questo servizio e Libra sono due progetti separati, ed il motivo è intuibile: tramite un approccio più “conservativo” la compagnia in blu desidera dimostrare ai governi, visibilmente preoccupati di lasciare una moneta parallela ad una società di tali dimensioni, la propria affidabilità e sicurezza.
Ti potrebbe interessare anche
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Facebook. Lo ha fatto nella riunione del 21 gennaio scorso. La motivazione è per non aver ottemperato a quanto prescritto nel provvedimento dello scorso 29 novembre 2018. Cosa rischia Facebook? L’Antitrust spiega nella nota, che con il procedimento avviato […]
Roma, 24/10/2023 – “Nuove truffe in circolazione, adesso anche da profili o pagine con le spunte blu,– scrive in una nota Martina Donini, Presidente Nazionale dell’Udicon. Il web è sempre più sommerso da annunci fake, da truffatori pronti a sottrarre somme di denaro a chiunque clicchi, anche solo per sbaglio, sul link generato per finalizzare […]
La scorsa settimana ha avuto molto risalto la notizia dell’hackeraggio del telefono di Jeff Bezos, fondatore e presidente di Amazon, avvenuto attraverso la popolare app di messaggistica. Vediamo alcuni consigli da tenere in mente per evitare truffe e virus su WhatsApp. Il numero uno della piattaforma di e-commerce ha inviato il proprio telefono in un […]
I commenti sono chiusi.