Oggi giorno tutti noi, per semplificare e velocizzare le nostre attività quotidiane, utilizziamo sempre più le carte di credito, il così detto bancomat. Innumerevoli sono stati i casi di clonazione di carte di credito, o perché si acquista su siti non autorizzati, o più semplicemente anche agli sporteli ufficiali. La cosa preoccupante è che le truffe di clonazione delle carte di credito è un fenomeno in continuo aumento, basti pensare che il giro d’affari relativo a questo genere di truffe è di circa 150 mila euro a settimana.

/n
/n

Nel giro di un anno infatti, si sono registrate truffe per quasi 10 milioni di euro. Ma quali sono i meccanismi che i truffatori utilizzano? Grosso modo è quasi sempre lo stesso. Una delle tecniche più diffuse ma meno conosciute è quello di installare un dispositivo elettronico molto piccolo, nella fessura dove si inserisce la carta, ad uno sportello per prelievi. Una volta che si va a scegliere l’opzione di “prelievo” sul display, quest’ultimo si inceppa, con la conseguente non erogazione dei soldi, nel frattempo però il dispositivo elettronico messo dal truffatore, legge in quell’ istante come una sorta di scanner, tutti i dati presenti nella carta, come numero di carta, pin e riconoscimento del titolare.

/n
/n

Un altro sistema di truffa non molto conosciuto è quello di “infettare” con dei virus, i vari ATM. Infatti quest’ultimo a livello visivo rimane inalterato e il cliente non si accorge di nulla, ma al momento dell’inserimento della propria carta nello sportello, i dati privati vengono inviati direttamente via email al truffatore, il quale successivamente clonerà ed utilizzerà.

/n
/n

Ma come tutte le truffe, esistono rimedi per tentare di tutelarsi quando ci si trova in queste situazioni. La cosa più importante da fare è quella di bloccare immediatamente la propria carta, se si notano dei movimenti non autorizzati. Successivamente va fatta una regolare denuncia ai carabinieri, i quali tempestivamente segnaleranno l’accaduto alla banca, la quale, assieme a tutti i documenti che attestano l’avvenuta truffa, avrà modo di rimborsare entro 60 giorni la somma indebitamente sottratta.

/n

As Seen On
I commenti sono chiusi.