COMUNICATO STAMPA

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Roma, 11 aprile 2017 – “La notizia di questa mattina in merito agli arresti di alcuni dirigenti SaCal non ci ha stupiti, da settimane infatti nutrivamo il sospetto che dietro alcuni decisioni che hanno rivoluzionato il trasporto aereo calabrese ci fossero alcuni interessi tenuti nascosti, – con queste parole interviene il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci – attenderemo lo sviluppo delle indagini per valutare le azioni da intraprendere ma, se i dubbi fossero confermati, non escludiamo di costituirci parte civile”.

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L’aeroporto di Lamezia è nel caos, i vertici SaCal, società di gestione dell’Aeroporto, sono finiti agli arresti domiciliari dopo le indagini della Guardia di Finanza. In quest’ultimo periodo si è parlato molto del monopolio Alitalia a Lamezia Terme dopo la fuga di Ryanair e del prossimo abbandono della compagnia di bandiera dall’aeroporto di Reggio Calabria dove la tratta Roma- Reggio Calabria sarà presto di competenza esclusiva di  Blu Express. Adesso questi arresti lasciano ulteriori dubbi sulla vicenda. I reati per i quali si procede sono di vario titolo: corruzione, peculato, falso, abuso d’ufficio e varie forme di concussione.

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Da mesi abbiamo seguito la vicenda cercando di dialogare con le parti interessate affinché i cittadini potessero continuare a volare alle stesse condizioni, ora si spiega perché mancava l’apertura da parte di alcuni soggetti –continua Nesci –  bisogna a questo punto valutare la possibilità di indire un bando per affidare ad un’altra società la gestione degli aeroporti, differenziando e non accentrando la gestione di tutti e tre ad un unico soggetto”.

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