Consumatori ingannati da una delle
/npiù grandi case automobilistiche, da sempre simbolo di qualità, eccellenza e
/nsicurezza sulla strada: l’annuncio di queste ore di Volkswagen, rea di aver alterato
/ni risultati dei controlli sulle emissioni dei gas di scarico delle auto diesel,
/nfa crollare non solo i titoli in borsa ma un mito per eccellenza.

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La truffa, smascherata in America dall’agenzia
/nper la protezione ambientale (Epa) statunitense ha avuto come immediato
/nrisultato il richiamo di quasi 500mila veicoli della casa tedesca, in
/nparticolare dei modelli Volkswagen Jetta, Beetle, Golf e Passat, e l’Audi A3 a
/n4 cilindri prodotte tra il 2009 e il 2015, al fine di capire il livello di
/ninquinamento ambientale che essi presentano realmente, essendo privi del
/nsoftware installato durante i test, in grado di aggirare gli standard
/nambientali.  

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Il caso non può certo rimanere
/nconfinato oltreoceano, il pericolo ambientale incombe anche nel Vecchio
/nContinente, il mercato europeo infatti non può considerarsi al riparo, pertanto
/nè necessario effettuare anche nel nostro Paese i medesimi controlli sulle
/nautovetture in circolazione.

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Siamo
/ndi fronte ad un caso gravissimo
di
/ntruffa e pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori su cui non
/nsi può certo chiudere un occhio –
afferma sconcertato il Presidente
/nNazionale U.Di.Con, Denis Nesci – siamo
/npronti a presentare un esposto all’autorità competente
, nel frattempo chiediamo che vengano
/nrichiamate anche in Italia le stesse autovetture su cui effettuare i controlli
/nda parte di società esterne”.

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L’unione per la difesa dei
/nconsumatori rimane a disposizione dei cittadini per raccogliere segnalazioni e
/ndenunce che dovranno essere inviate contattando l’associazione al numero
/n0677250783 o mandando un’email a info@udicon.org.

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