Sembra un paradosso, ma sempre più italiani nell’ultimo periodo stanno optando per il trasporto pubblico. Una scelta motivata da ragioni ambientali? Niente affatto: pura convenienza!
L’incremento del prezzo della benzina, così come quello dell’Rc auto che ha subito un aumento complessivo degli ultimi anni pari al 104%, ha influenzato particolarmente le scelte dei cittadini che, pur di risparmiare qualche euro in un periodo particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo,  decidono di lasciare l’auto in garage e spostarsi con i mezzi pubblici.
Finisce così che da Roma a Milano, passando per Firenze e Torino si è assistito nel 2011 ad un aumento medio del 30% sul numero di biglietti e abbonamenti ai mezzi pubblici venduti, rispetto all’anno precedente. Nei primi due mesi del 2012 a Roma si è registrato un aumento del 6% dei biglietti emessi. Ma il vero boom è stato registrato a Milano, con gli abbonamenti mensili e annuali in crescita rispettivamente del 33% e del 20%.
A incrementare questo trend sono soprattutto le donne, nel 2011 le automobiliste, più degli uomini, hanno scelto di mettere da parte le quattro ruote (con un meno 1,5 per cento di utilizzo) preferendo il trasporto pubblico locale (l’incremento è dell’1,5 per cento rispetto al 2010), seguite dai giovani e dagli studenti.
Non sarà quindi tanto assurdo notare le strade delle grandi città meno trafficate e gli autobus e le metro sempre più affollate, segno non tanto di un miglioramento dei servizi (che lasciano sempre a desiderare tra scioperi, ritardi e pulizia) ma delle scelte, condizionate da fattori che hanno portato i cittadini alla disperazione.
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