La ludopatia continua ad essere un allarme sociale di enorme
/nimpatto in tutto il mondo, mietendo vittime in diversi Paesi e presso ogni
/nclasse di età, compresi i più giovani. Sfruttando le potenzialità globali della
/nrete, tale patologia si è insinuata nella vita di tanti ragazzi innescando
/ncomportamenti che finiscono presto fuori controllo e creano danni economici,
/npsichici e sociali di vastissima portata. Proprio partendo da queste considerazioni,
/nla Commissione Europea ha deciso di intervenire rivolgendosi agli Stati membri
/nper provare ad arginare un fenomeno che non conosce momenti di crisi.

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Da Bruxelles sono arrivate le linee guida della
/nraccomandazione datata 14 luglio, avente lo scopo di proteggere e tutelare
/nutenti, consumatori e minori dai rischi connessi al gioco d’azzardo. Mediante
/nun intervento di carattere non vincolante, quindi, l’Unione Europea mira
/ncomunque ad orientare le politiche nazionali su un argomento spinoso, provando
/na sollecitare i 28 Paesi interessati ad assumere un atteggiamento di maggiore
/nresponsabilità sociale, ad iniziare da una più decisa protezione dei minori e
/nda una corretta e diffusa informazione sui rischi. La palla passa ora agli Stati
/nmembri, i quali avranno 18 mesi di tempo per notificare le misure adottate
/nsulla scorta delle raccomandazioni giunte dalla UE, e in attesa che la
/nCommissione Europea faccia le sue valutazioni fra 30 mesi.

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“La ludopatia è un
/nproblema in continua espansione
–così Denis Nesci, Presidente Nazionale Udicon, si esprime
/nsull’argomento- e occorre affrontarlo con
/ngrande decisione. L’intervento UE è sicuramente di buon auspicio
–aggiunge
/nNesci- ma speriamo che le misure adottate
/nin futuro dall’Europa e dai singoli Stati membri possano essere più energiche,
/nin modo da ottenere il massimo livello possibile di efficacia”.

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I punti focali dell’intervento UE sono abbastanza chiari:
/nvietare il gioco d’azzardo ai minori, creare adeguati sistemi di monitoraggio
/nche consentano di tenere d’occhio il comportamento di chi gioca, fornire
/nassistenza a chi mette in atto comportamenti problematici che conducono a
/nsituazioni di ludopatia, alzare il livello di trasparenza e responsabilità
/nanche per quel che concerne sponsorizzazioni e pubblicità. Inoltre, secondo
/nBruxelles sarebbe quanto mai opportuno che i dipendenti degli operatori di
/ngioco d’azzardo venissero adeguatamente formati in merito ai problemi di
/ndipendenza di cui possono essere vittime i giocatori, in modo tale da poter
/ncomunicare in maniera appropriata con gli utenti.            

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“Ogni Stato ha
/nl’obbligo di procedere secondo i dettami della Commissione Europea
–afferma Nesci- ed è chiamato ad affrontare con la dovuta attenzione un problema spesso
/nsottovalutato e i cui effetti sono davvero drammatici. È nostra ferma
/nintenzione, come associazione a difesa dei consumatori
–conclude il
/nPresidente Udicon- continuare questa
/nbattaglia e fornire il nostro contributo ad una causa di vitale importanza”.

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