Roma, 24 Giugno 2014 – “L’Ark Futura, con a bordo le “armi chimiche siriane”, procede spedita verso Gioia Tauro. Eppure, ad oggi, gli enti competenti non hanno ritenuto di compiere quelle azioni finalizzate a rassicurare la popolazione calabrese”, così Denis Nesci, Presidente nazionale Udicon, denuncia la grave disattenzione, da parte delle Istituzioni, in merito ad una legittima richiesta, proveniente dai cittadini calabresi, di verifica di eventuali rischi che il trasbordo di queste armi potrebbe provocare. “Come associazione che ha tra i suoi scopi anche quello di agire per la tutela della salute pubblica, – continua Nesci – abbiamo scritto, sin dallo scorso gennaio, alla società Arpacal, al fine di richiedere una verifica, preventiva e successiva al trasbordo, dell’ acqua marina nei pressi del porto di Gioia Tauro. Tali analisi ci consentirebbero di avere chiaro l’eventuale danno che questa operazione dovesse creare” “Un’iniziativa di buonsenso, una richiesta legittima che non ha trovato risposta alcuna dall’Arpacal. Denunciamo pubblicamente e con forza questa omissione. Governo, Regione, Arpacal e chiunque ha responsabilità in merito – conclude Nesci – sappia che non ci fermeremo qui.
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