Nonostante la polemica generata negli Stati Uniti, il cartone animato She zow è approdato anche in Italia, portandosi dietro tutte le controversie del caso.

“Siamo stati allarmati dalle segnalazioni giunte alle nostre sedi da parte di mamme preoccupate per la messa in onda del cartone animato che, sinceramente, lascia qualche perplessità – afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci – la serie in questione non è infatti adatta, per il genere di tematica che affronta, al target prescelto, per questo – continua il Presidente Nesci – chiediamo l’intervento da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni affinché analizzi con attenzione il programma e, qualora lo ritenga necessario, adotti gli opportuni provvedimenti”.

Un tema molto delicato quello relativo ai transgender di cui si fa ancora molta fatica a parlarne in televisione, figuriamoci proporlo sottoforma di cartone animato ad un pubblico di bambini tra i 5 e 11 anni. “Definirla una comedy per bambini mi sembra alquanto superficiale e semplicista – prosegue Denis Nesci –  soprattutto perché fa nascere nel bambino delle domande a cui molti genitori non sono ancora pronti a rispondere”.

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