“Confidiamo in un’analisi attenta e scrupolosa delle autorità competenti- afferma Denis Domenico Nesci, presidente nazionale U.Di.Con. – sulla questione della discarica di Colleferro. Quello che ci preme maggiormente è che venga innanzitutto tutelata adeguatamente la salute degli abitanti, già messa a rischio dalla vicenda dei termovalorizzatori”.

Non si fa in tempo ad abituarsi all’idea che una gestione irresponsabile di due termocombustori di Colleferro abbia portato all’arresto di 13 persone, che nello stesso posto prende corpo un’altra preoccupante eventualità: è possibile che la discarica della cittadina alle porte di Roma venga aumentata di volume di un milione di metri cubi.

Nonostante gli abitanti siano scesi in piazza per protestare contro la gestione dei rifiuti messa in atto, chiedendo anche la chiusura della discarica in questione, per tutta risposta si trovano ora a dover fare i conti con la possibilità concreta che l’abbattimento di alcuni tralicci e un innalzamento degli strati della discarica possano far crescere lo spazio della discarica stessa. Il via libero definitivo per il progetto di ampliamento in questione dovrebbe arrivare fra 15 giorni.

                                                                                      Ferdinando Morabito

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