Quante volte vi sarà capitato di vedere sui giornali o in televisione spot pubblicitari che promettono dimagrimenti consistenti in poche settimane grazie a prodotti dalle doti miracolose? Siti internet, you tube, social network, ormai siamo letteralmente bombardati da pubblicità che catturano l’attenzione dei consumatori più sensibili alla linea, attraverso la vendita di pasticche dimagranti a base di estratti naturali quali carciofo, caffè verde, cavolo.

Attenzione, perché se avete acquistato uno di questi prodotti con l’intenzione di riacquistare la vostra forma fisica, siete tra le vittime di una pubblicità ingannevole.

Il caso, in particolare, riguarda i prodotti sponsorizzati da diverse società che fanno capo a Perfoline SA e Perfoline SAS che da tempo operano nella vendita online dei seguenti articoli: “Carcioforte”, “CafèForm”, “Cavolo Forte”, “Decaburner”, “Maggie Drozd”, “Total Fit 2020”, “GlucoBurner”, “Slim 5”, “Abrelax 3”, “Caffè verde Forte Plus”, “Ketomang Express Forte”.

“Ringrazio gli operatori della sede U.Di.Con di Lucca perché da tempo stavano monitorando questi annunci in cui venivano riportate testimonianze di presunti clienti e pareri da parte di esperti nutrizionisti, – afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci – soltanto dopo un’accurata e minuziosa raccolta del materiale sulla rete e sui giornali abbiamo provveduto ad inviare una segnalazione all’AGCM, affinché avviasse un procedimento nei confronti dei produttori per eliminare questa pubblicità che, noi, abbiamo subito inquadrato come ingannevole  per il consumatore”.

L’associazione per la difesa dei consumatori con sede a Lucca ha inviato una segnalazione a cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato seguito attraverso la richiesta di informazioni, nonché l’avvio di un procedimento di sospensione provvisoria dei suddetti prodotti, al fine di accertare la possibile violazione degli artt. 20 e 22 del Codice del Consumo in materia di scorrettezza delle pratiche commerciali.  

“Per ora è stata sospesa la pubblicità in ragione delle garanzie quantitative e temporali del dimagrimento, in assenza di un regime alimentare ipocalorico e senza alcuna rinuncia – continua Denis Nesci – non vorrei però, a questo punto, che la sponsorizzazione fosse doppiamente ingannevole per il consumatore, pubblicizzando prodotti non propriamente naturali; per questo – aggiunge il Presidente Nazionale – auspico che siano intrapresi ulteriori controlli sulla qualità delle pasticche”.  

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