Un
/ntema così delicato e di portata internazionale esaurito in una seduta di soli
/n70 minuti
– così il Presidente dell’U.Di.Con., Denis Nesci ritorna
/nsull’argomento che sta tenendo con il fiato sospeso i residenti delle zone
/nlimitrofi alla piana che circonda il porto di Gioia Tauro – sono rimasto allibito di fronte alla
/nvelocità con cui è stato liquidato il tema su cui sono intervenuti tra l’altro
/ni ministri Bonino e Lupi i quali, con fermezza, continuano a sostenere
/nl’assoluta sicurezza dell’operazione”.

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L’Unione per la difesa dei
/nconsumatori che già da ieri aveva mostrato le sue perplessità davanti ad una
/nscelta controversa, oggi rimane sempre più convinta della leggerezza con cui è
/nstato affrontata tale tematica, quasi una rarità per il nostro Paese in cui
/nanche la minima decisione deve superare un iter talmente lungo da richiedere
/nanche mesi prima di essere attuato.

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Ho
/nchiesto formalmente di avere copia del verbale di seduta per leggere di che cosa
/nsi sia parlato concretamente, inoltre
– aggiunge il Presidente Nazionale
/ndell’U.Di.Con. – non riesco a capire come
/nmai non siano stati informati i diretti interessati, ossia i sindaci di San
/nFerdinando e Gioia Tauro che conoscono benissimo le problematiche del
/nterritorio, prima fra tutte la fatiscente struttura ospedaliera che non sarebbe
/nin grado di sopportare un’eventuale emergenza;
– conclude il Presidente
/nNesci – loro sicuramente si sarebbero
/nopposti davanti a questa decisione come, d’altronde, si è avuto modo di
/nconstatare in queste ore
”.   

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L’associazione, alla luce della
/npericolosità di tale operazione invita formalmente la Capitaneria di Porto ad
/neffettuare delle accurate analisi per il controllo delle acque, prima e dopo il
/npassaggio di armi chimiche, pubblicando ufficialmente l’esito, al fine di
/ninformare la popolazione sulle  possibili
/nconseguenze derivanti dal passaggio.

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