“Le
/ndichiarazioni rilasciate dal Segretario Cgil in Calabria mi hanno lasciato
/nesterrefatto –afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci – non riesco sinceramente a capire perché non
/nsi possa condividere un’iniziativa che potrebbe portare soltanto dei benefici
/nal territorio; ancora una volta – prosegue Nesci – si creano delle opposizioni che rischiano, come sempre, di rendere vano
/nqualsiasi intervento volto a migliorare una situazione veramente critica, come
/nquella in Calabria”.
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Prosegue senza sosta l’acceso
/ndibattito nato subito dopo la proposta avanzata in primis dalla nostra associazione, di utilizzare il porto di Gioia
/nTauro per lo smantellamento della Costa Concordia, un’operazione che ha
/nscatenato una gara tra porti italiani alla luce del business milionario che c’è
/nsotto, perché assicurarsi lo smantellamento significherebbe dare lavoro a centinaia di operai per un lungo periodo.
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Ed è proprio per questo che oltre a
/nPiombino, si sono fatte sempre più insistenti le proposte avanzate dal porto di
/nCivitavecchia, Genova, Palermo e, non ultima, Taranto che cerca di riacquistare
/ncredibilità tra la popolazione sempre più disperata per i problemi con l’Ilva.
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“È
/nstrano riscontrare un forte interesse da parte dell’amministrazione di Taranto,
/nnonostante la situazione allarmante che si sta combattendo negli ultimi anni –
/nconclude Denis Nesci – e una resistenza
/nda parte della confederazione Cgil in Calabria che, invece di cercare di
/ncooperare con chi porta avanti proposte valide, non fa altro che mettere in evidenza le problematiche
/ndi un porto che proprio dai vertici dello Stato è stato etichettato come eccellente”.

