“È una grande vittoria per tutti coloro che, come noi, si battono per la difesa dei diritti fondamentali di tutti, specialmente per quelli concernenti la salute- afferma Denis Domenico Nesci, presidente dell’unione per la Difesa dei consumatori- anche se rimane ancora molto da fare in tal senso”.

Le parole di Nesci esprimono la soddisfazione per l’invito, giunto dal Parlamento europeo, di rivedere accuratamente i limiti dell’esposizione della popolazione all’inquinamento elettromagnetico, un fenomeno trascurato per troppo tempo.

I danni arrecati dalle onde generate da reti elettriche, telefoni GSM e Wi-fi sono notevoli, per cui appare chiaro il bisogno di apportare le giuste contromisure per tutelare la collettività. Da Bruxelles arriva quindi perentoria la richiesta di allontanare da scuole e ospedali i tralicci e i ripetitori, di avviare campagne di sensibilizzazione e di rafforzare la ricerca, oltre che di pubblicare mappe sull’esposizione. Stati membri ed enti locali sono inoltre esortati a inserire tra i piani di urbanizzazione anche un Piano territoriale  per lo sviluppo delle antenne.

L’U.Di.Con., particolarmente attenta al problema in esame, invita tutti i consumatori a segnalare qualunque caso di inquinamento elettromagnetico, inviandoci una mail all’indirizzo info@udicon.org, o telefonandoci al numero verde 800.305.503.

                                                                     FERDINANDO MORABITO

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