La scuola è sempre stato uno dei principali agenti di socializzazione, ed è bene che questo mondo sappia preparare le future generazioni nel loro divenire cittadini responsabili. E attualmente, nell’insieme dei discorsi sul mondo che ci circonda, non può essere taciuto l’elemento del risparmio energetico. In tal senso risulta incoraggiante la risposta delle scuole, che si dimostrano sempre più sensibili al problema.

“Noi come Unione per la Difesa dei Consumatori ci stiamo attivando attraverso molteplici iniziative per sensibilizzare la gente- afferma Denis Domenico Nesci, Presidente Udicon – e crediamo che ormai tutto sia pronto per effettuare quel salto di qualità necessario nel campo del risparmio energetico”.

La raccolta differenziata dei rifiuti e l’uso di lampadine a basso consumo risultano essere pratiche in crescita costante, anche se ancora, in molti casi, le iniziative non possono contare su concreti appoggi economici provenienti dall’esterno o su precise voci del budget dei diversi istituti scolastici. Inoltre le attività di controllo sono quasi sempre autonome e legate alla prassi quotidiana invece che a circolari specifiche diffuse dalla direzione. Anche il processo di sensibilizzazione degli studenti è in una fase che si potrebbe definire pionieristica, perché legato soprattutto ad attività extrascolastiche.

Insomma, tirando le somme, è innegabile che la strada tracciata sia incoraggiante e ispiri fiducia per l’avvenire, ma solo a patto che gli sforzi attuali siano intesi come un ben augurante e proficuo punto di partenza piuttosto che come un punto d’arrivo.

                                                                                       Ferdinando Morabito

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