Roma, 03/08/2021 – “Un’operazione di tale portata ci spinge a tracciare delle riflessioni e a rimanere vigili sui potenziali risultati – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci – comprendiamo la necessità di risanare Monte dei Paschi di Siena e ci auguriamo che gli attori in campo non chiudano l’operazione senza considerare adeguatamente il principale stakeholder di questa manovra, i correntisti”.
Il gruppo UniCredit ha reso noto, la scorsa settimana, i contatti con Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista di maggioranza di MPS, per l’acquisizione di una parte dell’istituto senese; se conclusa, l’operazione interesserebbe 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di euro di crediti alla clientela e 87 miliardi di depositi della clientela – e questo aspetto non può essere messo in secondo piano.
“Comprendiamo la necessità di salvaguardare la più antica banca al mondo, che vanta una presenza ben radicata sul territorio soprattutto al Centro-Nord, ma l’operazione deve considerare, sopra ogni cosa, le esigenze dei consumatori, in termini di qualità e continuità del servizio – continua Nesci – sarebbe intollerabile che i risparmiatori possano essere vittima di un ridimensionamento delle prestazioni a loro destinate. Pertanto chiediamo – conclude Nesci – che le interlocuzioni tra i soggetti interessati non siano informate ad esclusivi criteri ‘finanziari’, ma siano accompagnate dall’obiettivo di rimuovere ogni criticità per gli utenti”.

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