Roma, 23/10/2018 – “Sono sconcertato davanti alle pessime battute di un comico che a quanto pare ha terminato la fantasia per i suoi sketch se per far leva sulla popolazione intende utilizzare come esempio chi soffre di autismo – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – questo non solo è totalmente irrispettoso per le famiglie che tutti i giorni devono lottare per difendere i propri figli da un’esclusione che troppo spesso questa società riserva loro, ma soprattutto dà adito ad un bullo di poter avere altre armi nel suo arsenale per ferire un bambino indifeso. Questo non possiamo permetterlo, visto il nostro impegno sempre costante nella lotta al bullismo”.

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Un esempio a dir poco fuori luogo quello utilizzato da Beppe Grillo dal palco di Italia a 5 Stelle, che ha messo non solo in imbarazzo un’intera nazione generando una vera e propria ondata di critiche, ma ha soprattutto dato modo a tanti impropri ascoltatori di poter utilizzare questo pessimo esempio in diversi contesti, magari in una scuola, in un luogo pubblico. L’educazione è alla base della civiltà e denigrare una forma di autismo è tutt’altro che educato.

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“Se vorrà, Grillo, potrà partecipare al nostro convegno nazionale sul bullismo che terremo a Roma il 5 dicembre, magari potrà approfittare di questo evento per chiedere scusa a tutti i ragazzi che ha offeso e soprattutto spiegare agli studenti presenti che quello che ha detto è sbagliato – conclude Nesci – viviamo in un’epoca in cui il battito tamburellante dei social permette ad una notizia di raggiungere in pochi secondi milioni di persone. L’uscita infelice di Grillo ha generato proprio questo, una frase infelice che ora viaggia sulla bocca di tutti, soprattutto di coloro che vogliono usarla in maniera impropria”.

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