Roma, 13/09/2017 – “Siamo sinceramente allarmati dai risultati dell’indagine condotta in tutti i Paesi dell’UE che vede l’Italia come secondo paese per consumo di cannabis – sottolinea il Presidente Nazionale U.Di.Con., Denis Nesci – l’aspetto che desta più preoccupazione è il drammatico ritorno all’eroina tra i più giovani, soprattutto nel Nord Italia, che ha provocato negli ultimi mesi sette morti, un dato che spaventa – continua Nesci – questi sono i primi segnali di un pericolo che, se non viene arginato ora rischierà di produrre degli effetti devastanti tra le nuove generazioni”.

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Nell’ultimo anno oltre 800.000 giovani hanno fatto uso di sostanze stupefacenti nella sola Regione Lombardia, non va meglio in Emilia Romagna e a Bergamo. Cocaina, eroina e metanfetamine sono ormai consumate in età comprese tra i 14 e i 18 anni ed a fare più paura pare essere proprio l’eroina, utilizzata per calmare o anestetizzare gli effetti di cocaina e metanfetamine.

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“Bisogna intervenire per sensibilizzare i più giovani sulla gravità anche solo del gesto isolato di consumare delle sostanze stupefacenti – continua Nesci – siamo in un’era nella quale appare normale fare uso di droghe pesanti che si reperiscono con sempre più semplicità. Gravissimo, in particolare, il fatto che girino libere per le scuole. Non possiamo permettere che i nostri figli si ritrovino un mondo peggiore di come lo abbiamo vissuto noi – conclude Nesci – interverremo anche noi, nel nostro piccolo, per cercare di informare sulle conseguenze devastanti da parte dei consumatori in età giovanile, attraverso progetti destinati ai ragazzi, sperando di invertire la tendenza, anche se servisse per salvare una sola, importantissima, vita”.

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