COMUNICATO STAMPA

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Genova, 14/07/2017 – “Ci auguriamo che le notizie in circolazione in merito alla chiusura anticipata di ben tre giorni della mostra di Modigliani a Genova per il sequestro di 21 opere che potrebbero non essere autentiche sia un falso allarme, – ha detto il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – apprezziamo il gesto di Palazzo Ducale di rimborsare i consumatori che avevano acquistato i biglietti per gli ultimi giorni di mostra, con la speranza di una facile ricezione del rimborso, ma non basta, qualora dovesse essere confermato dalle indagini che le opere dell’artista Modigliani non erano autentiche chiederemo un rimborso per tutti coloro che hanno visitato la mostra”.

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È stata chiusa con tre giorni di anticipo la mostra di Palazzo Ducale a Genova dedicata a Modigliani, celebre pittore e scultore italiano vissuto tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento. Il motivo della chiusura anticipata è un’indagine che ha visto coinvolte tre persone ed in particolare 21 opere, presunte false, sequestrate nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova e precedentemente esposte alla mostra sull’artista a Palazzo Ducale. Da parte sua Palazzo Ducale ha comunicato in una nota di dichiararsi parte lesa, avendo affidato l’organizzazione della mostra alla prestigiosa società nazionale e internazionale “MondoMostre Skira”.

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“Saranno da accertare le responsabilità, ma a chi faranno capo conta fino alla curva, è necessario sapere prima di tutto – conclude il Presidente Nesci – se le opere sono false, perché in quel caso i consumatori meritano di avere indietro i soldi del loro bilgietto”.

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