L’autunno è arrivato e con lui anche i primi nubifragi che, negli ultimi anni, si stanno abbattendo sullo stivale con una forza tale da far proclamare l’allerta meteo anche nella Capitale, una misura cautelativa per evitare disagi  ai cittadini, così come è accaduto lo scorso  settembre quando il trasporto pubblico rimase completamente paralizzato per via degli allagamenti, o durante l’inaspettata nevicata dello scorso febbraio. Seppur al riparo dagli acquazzoni che abbondano al Nord, nessun italiano è immune dalla nuova ondata di  influenza, quest’anno molto più forte, in quanto sono presenti tre virus: l’A-H1N1, già presente nel 2011, e altre due varianti.
I tre ceppi sono stati identificati a fine settembre, ma è a partire da fine gennaio che faranno sentire la loro forza, in prossimità dell’abbassamento delle temperature, quando verrà raggiunto il picco dei malati; per questo motivo la campagna di vaccinazione durerà fino a dicembre, termine ultimo oltre il quale vaccinarsi risulterà inutile, in quanto gli anticorpi non riescono a preparare la controffensiva del nostro organismo.
Dal Ministero della Salute arrivano le solite raccomandazioni sui soggetti più a rischio della popolazione che dovranno vaccinarsi, in particolare gli over 65 e i bambini sopra i 6 mesi di vita, nonché le future mamme nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, per chi è ricoverato in strutture di lungodegenza, per chi in queste strutture (come in ospedale) lavora ed è quindi più esposto al contagio, e per i familiari che assistono malati cronici a casa.
Inoltre è bene rispettare alcuni consigli utili per evitare forme di contagio, a partire dalle azioni che compiamo quotidianamente e che risultano quasi meccaniche, ma in questo caso mettono a repentaglio la nostra salute e quella degli altri. Non bisogna infatti sottovalutare la trasmissione per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza; è pertanto raccomandabile l’uso di mascherine da parte di persone influenzate e l’isolamento a casa nel caso in cui si avvertissero i primi segnali.
Infine fate attenzione perché, se è già possibile vaccinarsi dal medico di famiglia o presso la Asl, il nostro Paese già deve fare i conti con i primi ritardi: problemi tecnici nella produzione porteranno ovunque a difficoltà di approvvigionamento da parte delle Regioni e delle Asl; in particolare, secondo gli esperti, le lentezze sarebbero legate al fatto che uno dei tre virus del vaccino si è replicato lentamente, non dando le quantità necessarie alla produzione su grande scala.
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