Sembravano essere il rimedio più efficace per tutti quei fumatori per i quali le sigarette rappresentano non solo un vizio, ma un incubo dal quale non riuscivano a svegliarsi. Eppure sulle sigarette elettroniche, in vendita dal 2008, persistono ancora molti dubbi ed incertezze riguardo i possibili danni che queste potrebbero causare a coloro che ne fanno un uso regolare per un lungo periodo.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando è bene spiegare che le sigarette elettroniche sono dispositivi utilizzati al fine di ridurre gradualmente la quantità di nicotina assunta; sono infatti i singoli fumatori a scegliere se caricare la sigaretta con filtri che contengono la nicotina ed in quale quantità. 
Una volta accesa, la sigaretta elettronica, scalda un liquido, composto da acqua, glicole propilenico e glicerina vegetale, fino a farlo diventare vapore. Quindi la “e-cig”, come è stata soprannominata negli Stati Uniti, non brucia realmente, né tantomeno si consuma, non contiene catrame né tabacco. 
Nel corso degli anni, questo tipo di sigarette sono state oggetto di diverse ricerche al fine di analizzarle e verificarne non solo l’efficacia, in quanto espedienti anti-fumo, ma anche l’eventuale possibilità che chi ne faccia uso non comprometta la propria salute.
Uno di questi studi è quello portato avanti dai ricercatori del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, i quali hanno stabilito che le sigarette elettroniche sono efficaci nel far cessare il vizio del fumo per un periodo che si è protratto anche fino a sei mesi. Il 55% dei fumatori partecipanti allo studio ha infatti ridotto o eliminato la dipendenza dalla nicotina. 
Quanto agli effetti delle e-cig sulla salute, uno studio presentato al Congresso dei cardiologi europei, che si è tenuto a Monaco a fine agosto, ha dimostrato una sostanziale innocuità della nicotina assunta col vapore per il sistema cardiovascolare. 
Questo però non significa che non possa provocare danni al resto dell’organismo, come ad esempio al sistema respiratorio, sul quale si è concentrata un’altra autorevole ricerca presentata al congresso della European Respiratory Society, che si sta svolgendo in questi giorni a Vienna. Secondo tale ricerca, le sigarette elettroniche, commercializzate come alternativa meno nociva delle sigarette a base di tabacco, possono comunque danneggiare bronchi e polmoni e, pertanto, si rendono necessarie ulteriori ricerche per capire se vi sia la possibilità che insorgano altri peggiori danni nel lungo termine.
Viste le incertezze e dubbi che ancora esistono sull’efficacia e le conseguenze dell’utilizzo di questi dispositivi, ideati al fine di smettere di fumare, molti paesi, negli ultimi due anni, ne hanno vietato l’importazione, la vendita e la promozione. In Italia, le sigarette elettroniche sono liberamente vendute in  farmacia o nei tabaccai; un’ordinanza del Ministero della Salute dello scorso anno ne ha però proibito la vendita ai minori di 16 anni. Il Consiglio Superiore della Sanità era infatti preoccupato che “la sostanza, contenuta nei filtri, seppur in minime quantità potrebbe indurre l’adolescente al fumo, provocando un’assuefazione non consapevole”. Una specie di contraddizione visto che l’utilizzo dovrebbe avvenire proprio per smettere di fumare! 
Nell’ordinanza si legge inoltre che il Consiglio non aveva sufficienti informazioni relative ai sistemi elettronici in questione, “sugli effetti sulla salute dei composti organici e dei prodotti per la vaporizzazione in essi utilizzati; mancano studi che dimostrino l’effettiva efficacia e sicurezza dei dispositivi nel favorire la cessazione dell’abitudine al fumo; mancano evidenze che escludano, a causa del loro utilizzo, l’insorgere di possibili effetti che inducano da un lato il mantenimento della dipendenza da nicotina e dall’altro promuovano l’avvio e la transizione al fumo di sigaretta; manca una specifica regolamentazione per gli stessi”.
Ci auguriamo che tali informazioni sugli eventuali effetti collaterali arrivino prima che sia troppo tardi per le centinaia di persone che, essendo di età superiore ai 16 anni, hanno già acquistato, ed utilizzano da tempo, le sigarette elettroniche. 
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